Multa di 29 euro perchè il vicino chiama i vigili: scoppia la lite in via Forlanini

Mercoledì 14 Ottobre 2020 di Elisa Barion
Una multa per divieto di sosta fa scoppiare la lite fra due vicini in via Forlanini a Rovigo
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ROVIGO. Una multa per divieto di sosta che diventa il “casus belli” di una lite tra vicini, una sorta di piccola guerra tra residenti che si consuma a colpi di scaramucce, perlopiù sottobanco, senza però arrivare a confrontarsi a quattr’occhi. Teatro dello scontro: via Forlanini, la lunga strada in parte provinciale che collega il capoluogo alla frazione di Grignano, che si snoda per alcuni chilometri subito al di là dei binari della ferrovia e nota, in particolare, per il sottopasso dall’allagamento facile ad ogni scroscio di pioggia appena più abbondante, l’alta velocità delle auto che vi transitano tanto da ospitare da alcune settimane una colonnina arancione del velobox e, in tempi più recenti, appunto le multe per divieto di sosta che, poco più di un mese fa, si sono abbattute a raffica sulle auto di alcuni residenti.
IL VERBALE
E anche in questo caso di contravvenzione si sta parlando. Una sanzione da 29 euro e 40 centesimi, come riportato nero su bianco nel preavviso di accertamento per infrazione alle norme sul divieto di sosta e fermata datato 13 ottobre e fornito da chi quella cifra la dovrà pagare: Giovanni Brunelli. Il residente in questione si è decisamente infuriato e ha quindi preso carta e penna per esprimere tutto il proprio disappunto non tanto per l’importo da sborsare, dal momento che l’infrazione c’è stata, come dimostrano le foto dell’auto in sosta che lo stesso Brunelli allega alla propria lettera, ma quanto, piuttosto, per le poche parole riportate sul verbale, appena sopra l’indicazione della cifra: “Intervento su chiamata”. E’ su questo punto che il residente sbotta, riversando tutta la propria acredine nei confronti di chi si è preso la briga di richiedere l’intervento della Polizia locale: un altro residente della zona, stando a quanto si può intuire tra le righe dello sfogo, ma il cui nome non viene mai svelato. Come a dire: “So chi sei, so che sei stato tu”.
L’ACCUSA
«Caro delatore – scrive Brunelli - che cosa rode il tuo cuore, il tuo fegato o qualche altro organo? Capisco, ieri (lunedì, ndr) era una giornata uggiosa, ma perché non ti sei fatto uno shampoo come suggeriva Gaber, anziché andare al Comando della Polizia Locale per inoltrare la tua denuncia anonima? O forse sei andato quest’oggi di buon’ora?». Non contento, rincara la dose: «Se proprio non hai altri interessi o non avevi altri impegni, avresti potuto trascorrere un paio d’ore in centro: il martedì è giorno di mercato. Invece, bontà tua, non ti sei preoccupato per noi, ma ti sei occupato di noi, della nostra via, via Carlo Forlanini, come hai già ripetutamente fatto nei mesi scorsi. Forse sta dilagando un nuovo virus: “virus Forlanini”. Questo virus non si debella facendo comminare contravvenzioni per divieto di sosta, su esplicita tua segnalazione, da parte della Polizia municipale che, sempre e comunque, anche in questo caso, in mattinata ha fatto il suo dovere, ma prendendo di petto le persone, guardandole negli occhi per fare le proprie rimostranze».
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Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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