ROVIGO - Una morte improvvisa, che colpisce ancora il capoluogo polesano, perché a spegnersi nella sua casa, nel quartiere rodigino di San Bortolo, per cause naturali, probabilmente per un attacco cardiaco, è stato Corrado Marra, che aveva solo 52 anni e che era una delle anime del tifo rossoblù.
Dopo aver esultato per la vittoria all'ultimo tuffo in semifinale, era già pronto alla finale scudetto del 28 maggio, a Parma, contro gli storici avversari del Petrarca Padova. Lascia la moglie e due figlie gemelle, entrambe buone giocatrici di pallavolo, che seguiva ogni partita documentando tutto con le sue foto. A lui il saluto delle Posse, il gruppo del tifo organizzato della Rugby Rovigo, del quale è sempre stato parte attiva: «Da oggi, lassù in cielo i Bersaglieri hanno un tifoso in più. Riposa in pace Corrado, Rossoblù da sempre e per sempre».