LENDINARA - Una folla commossa ha dato ieri l'ultimo saluto ad Andrea Tenan, il 33enne vittima sabato scorso di un incidente mentre percorreva in moto la Sr 88 diretto a Badia. La messa funebre animata dai canti scout è stata seguita da 200 persone nel duomo di Santa Sofia, nel rispetto del distanziamento, mentre altre centinaia hanno seguito le esequie all'esterno grazie a schermo e altoparlanti disposti sul sagrato. Tutti riuniti per stringersi con affetto attorno ai genitori Mariangela e Armido e al fratello Luca nel dolore più grande. Sulla bara, ornata da rose bianche e portata da alcuni compagni scout e atleti del Basket Baseka, sono state posate la bandiera dell'associazione scout Fse e la maglia rossa della società di pallacanestro, la numero 11 col soprannome Tena.
GRANDE COMMOZIONE
Raccolti nelle navate del duomo con grande commozione, quanti hanno conosciuto il giovane consulente, moltissimi scout e i compagni del basket presenti con la casacca della squadra per rendergli omaggio. «Quando c'era bisogno, lui andava. La nostra presenza oggi è la prova della sua capacità di spendersi per gli altri e di tessere relazioni che superano i limiti del tempo e i confini geografici», ha detto commossa Giulia Chinaglia, capo gruppo del Gruppo Scout Lendinara 1, spiegando che la raccolta fondi avviata dalla famiglia servirà a istituire una borsa di studio per la formazione scout a nome di Andrea, che a livello nazionale era impegnato nella formazione metodologica dei capi.
Il parroco don Alberto Rimbano ha descritto Andrea, spirito libero e gioioso, esprimendo a nome di tutti la vicinanza alla famiglia. «È stato un fuoriclasse nell'amicizia per la sua capacità di affiancare chiunque senza giudicare, accogliendo e riconoscendo il bello di ogni situazione, di ogni rapporto ha detto il parroco . Tu sai quanto siamo smarriti, anche adesso non riusciamo a comprendere, siamo ancora contagiati dal tuo amore per la vita che hai trasmesso con la tua presenza, col tuo amore, col tuo sì a ogni cosa che ti veniva richiesta. Un sì autentico per la vita, per i tuoi amici». Un delegato dell'associazione nazionale Guide e Scout d'Europa cattolici ha ripercorso il cammino del giovane nello scoutismo, ricordando l'importanza che dava alla formazione dei capi, raccontando di come di fronte a una chiamata al servizio non si sia mai negato e di quando all'Eurojam (raduno scout europeo) aveva prestato servizio per più di 25 giorni senza sosta.
SPIRITO DI SERVIZIO
«Ci hai insegnato che bisogna vivere col sorriso anche le difficoltà e solo donandosi agli altri si trova la felicità ha detto . Sei riuscito a lasciare il mondo migliore di come l'hai trovato, ora sei andato avanti col tuo zaino per prepararci il campo, come facevi sempre. Buona strada animo libero, creatura amata da Dio e capace di amare». Denso di parole commosse anche il saluto del Basket Baseka, società di cui faceva parte da una decina d'anni e di cui era diventato presidente da pochi giorni. «Ti sei fatto volere bene per la tua spontaneità e disponibilità, sempre pronto a motivarci e supportarci ha detto uno dei ragazzi della società Sei stato il nostro faro, il fratello maggiore che ha saputo stare al nostro fianco e accoglierci tutti. Purtroppo non potremo vedere quella che sarebbe stata l'evoluzione della società con te alla guida». Dopo le esequie la salma è stata tumulata nel cimitero centrale di Lendinara.