GUARDA VENETA (ROVIGO) - Per lui ogni sera era come la notte di San Lorenzo. Si incantava a osservare il cielo, con quei piccoli puntini luminosi, corpi di origine cometaria che bruciano in fretta lasciando di loro soltanto un ricordo. Se ne è andato così, coltivando fino all'ultimo la propria passione per l'astronomia, Marcello Brajato, 75enne.
La passione per l'astronomia
L'interesse per il cielo di Brajato nasce e quando è ancora bambino e abita ai Quarti, zona golenale di Guarda Veneta; qui albe e tramonti sono magnifiche da osservare senza fonti di luce artificiale che disturbano la visibilità. Marcello costruisce i primi aggeggi per scrutare il cielo con lenti rudimentali, quelle che alla nonna non servivano e gettava, insieme agli occhiali ormai inservibili. Negli anni Brajato coltiva questa passione, costruendo il proprio telescopio e aggiungendo tre pistoni idraulici, in grado di alzarlo oltrepassando l'ostacolo del tetto che a volte limitava la visione. «Marcello, l'amico delle stelle, ci hai insegnato a guardare le cose belle, giuste e buone con leggerezza e passione ci hai accompagnato nel cammino della vita per sentirci a casa nell'universo infinito. Grazie per l'amore e il cielo che ti porti dentro che ci hai donato, con la tua curiosità e le tue battute. Perché coloro che amiamo sono sempre vivi nei nostri cuori, nelle nostre parole tra le stelle», è il pensiero che la sua famiglia gli dedica, la moglie Lucia, i figli Emiliano, Ilaria, Sara e Giovanni, il fratello Adriano, generi, nuora e nipoti. I funerali saranno domani partendo dalla Casa funeraria di Polesella con incontro alle 10.30 davanti alla chiesa parrocchiale di Guarda Veneta. Dopo la messa, il corteo proseguirà per il Giardino della cremazione di Copparo. La sua torretta e il suo telescopio continueranno solitari a guardare il cielo. Lo stesso cielo che lui tanto amava è diventato la sua casa.
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