Malore fatale per Daniele Dian, caposcout e figlio di Giannino, decano dei giornalisti polesani

Domenica 10 Gennaio 2021 di Anna Nani
MALORE IMPROVVISO Daniele Dian era il figlio del corrispondente da Taglio di Po Giannino Dian

TAGLIO DI PO - Una morte improvvisa che lascia un vuoto incolmabile. Alle 9.30 di ieri è venuto a mancare Daniele Dian, secondogenito di Elena Bovolenta, maestra in pensione, e Giannino Dian, storico collaboratore de Il Gazzettino e decano dei giornalisti polesani. «Si è sentito male nella notte e si è recato al Pronto soccorso di Porto Viro per dei forti dolori addominali – racconta affranto il padre - Dopo essere rimasto 4 ore in attesa, lo hanno mandato a casa dicendogli che si trattava di un calcolo renale. Gli hanno dato degli antidolorifici, stamattina (ieri per chi legge, ndr) sarebbe dovuto andare a fare l’ecografia, alle 9.30 mi ha telefonato mia figlia Paola per dirmi che Daniele non c’era più».
NOTIZIA-SHOCK
Una colpo tremendo per tutta la famiglia, molto unita e assai nota nell’estremo Delta. La sorella di Daniele, Paola, architetto anche lei, è responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Taglio di Po. Una notizia che ha gettato nello sconforto l’intera comunità tagliolese che si è stretta attorno alla famiglia Dian. Daniele avrebbe compiuto 52 anni il 28 agosto: era molto conosciuto per i sui trascorsi nei Gruppi Scout e nelle file dirigenziali della Tagliolese Calcio. Dopo un passato lavorativo per “Rovigo Trasporti”, da alcuni anni insieme alla moglie Laura Grandi aveva avviato una propria attività imprenditoriale, la società “Area 45 srl”, specializzata in trasporto di merci su strada, con sede ad Adria. Una scomparsa inspiegabile, nessuno avrebbe potuto immaginare una cosa del genere e che per questo lascia ancora più sconcertati. 
STRAMAZZATO A TERRA
«Daniele aveva dormito nell’appartamento dell’azienda, questa mattina alle 7 non aveva sentito la sveglia forse perchè ancora intontito - racconta il padre Giannino - Una volta alzato, si era misurato la pressione: era normale, è andato in bagno. Chi lo stava aspettando per accompagnarlo in ospedale per gli accertamenti ha detto che ha sentito un tonfo: hanno aperto la porta del bagno ed era stramazzato a terra privo di sensi». Immediata la chiamata ai soccorsi: in 10 minuti l’ambulanza è arrivata sul posto, ma ormai non c’era più nulla da fare: Daniele era morto.
CALCIO E SCOUT
«Daniele Aveva lasciato il gruppo attivo degli Scout ed era diventato un capo regionale Agesci – ricorda il papà - Girava tra Treviso e Roma per l’associazione. Pur non avendo mai giocato a calcio, era stato per parecchi anni responsabile del settore giovanile della Tagliolese».
LA CARRIERA
Dopo il diploma di perito informatico, Daniele aveva preso prima la laurea in Disegno industriale e poi in Architettura: suo il progetto dell’oratorio di Taglio di Po, di cui andava particolarmente fiero. Da alcuni anni per facilitare i figli impegnati nello studio, aveva trasferito il domicilio a Mestre. «I miei nipoti frequentano l’istituto salesiano San Marco - spiega Giannino Dian - Poiché avevano chiuso il convitto, hanno deciso di andare a vivere a Mestre, ma la residenza era sempre rimasta qui».
LA FAMIGLIA
Daniele lascia tre figli: Giacomo è iscritto al primo anno di università a Milano, Andrea è in quarta superiore e Vittoria è all’ultimo anno delle elementari. «Era la mia spalla – dichiara affranto il papà -, Non so come farò senza di lui».

I funerali martedì, alle 15, nella chiesa di San Francesco a Taglio di Po.

Ultimo aggiornamento: 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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