Muore a 5 anni dopo aver girato tre ospedali: oggi la verità sul tragico destino di Giacomo

Giovedì 26 Agosto 2021 di Francesco Campi
Giacomo Lionello

PORTO VIRO - Le prime risposte sulla tragedia che ha visto spegnersi il piccolo Giacomo Lionello, di Porto Viro, sono attese oggi pomeriggio, 26 agosto, dal medico legale Sindi Visentin, nominata dal pubblico ministero della Procura di Padova Marco Peraro, cui fa capo il fascicolo d’indagine subito aperto in seguito alla notizia del decesso del bambino.

Ieri, intanto, si sono già messi in moto gli ispettori nominati dall’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin per compiere accertamenti amministrativi sulle procedure seguite nei tre ospedali in cui il bambino, accompagnato dai suoi genitori, è transitato dalla mattina domenica a lunedì. 

«Le annunciate ispezioni promosse dal presidente Zaia sono già iniziate – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben - Il bambino è arrivato dai noi alle tre del mattino in condizioni molto critiche. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia. Quando succedono queste cose, toccano tutti anche dentro l’ospedale. Noi siamo qui per far stare bene, ma qualche volta non ce la facciamo». La commissione regionale, per quella definita dal presidente Zaia «un’ispezione super partes per ricostruire il percorso, sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare passaggi e cartelle cliniche», sempre ieri, ha fatto tappa anche negli ospedali di Adria, dove era stata eseguita una prima visita al piccolo, e di Chioggia dove, nel pomeriggio, Giacomo era stato poi ricoverato prima di essere trasportato d’urgenza all’ospedale di Padova. «L’azienda – rimarca il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana Patrizia Simionato - è a completa disposizione delle autorità competenti e non può che augurarsi che venga fatta piena luce su tutti gli aspetti di questa tragica vicenda, per la quale esprimiamo la nostra più accorata vicinanza ai familiari del piccolo». 

PIENA COLLABORAZIONE
Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato sottolinea come la verifica «si è svolta in un clima di completa collaborazione e con massima trasparenza, dal momento che è obiettivo comune valutare la correttezza di tutte delle procedure, di fronte a un evento così doloroso». Riguardo all’ipotizzata ispezione ministeriale nei tre ospedali che sarebbe stata decisa dal ministro della Salute Roberto Speranza, al momento non sono arrivate conferme ufficiali alle strutture interessate né a livello regionale, ma non è da escludere arrivino a breve. Una prima ricostruzione di quanto accaduto è arrivata, fin da lunedì, grazie a un’accurata nota diramata dalla direzione della Funzione ospedaliera dell’Ulss 3 Serenissima. Giacomo ha iniziato a sentirsi male nelle prime ore di domenica, con mal di pancia e vomito. 
I genitori hanno così deciso di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Adria, dove è stato visitato e tenuto un’ora in osservazione per essere poi dimesso con diagnosi di presunta gastroenterite. Il piccolo, però, è peggiorato nel pomeriggio, tanto che i genitori lo hanno portato nuovamente al pronto soccorso, stavolta all’ospedale di Chioggia. Anche qui, la diagnosi iniziale è stata di un disturbo gastrointestinale, ma visto anche il precedente accesso all’ospedale adriese e una sintomatologia persistente, è stato deciso il ricovero in Pediatria per un periodo di osservazione e accertamenti ulteriori. Dopo poche ore, però, il quadro è precipitato drasticamente, con un primo arresto cardiaco, seguito da altri due episodi, che hanno portato alla decisione di un suo trasferimento a Padova, hub di riferimento per la Terapia intensiva pediatrica. Quindi un nuovo gravissimo peggioramento, fino alla tragedia.
 

Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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