LENDINARA - Sarebbe frutto di un violento alterco tra coinquilini, tutti lavoratori nei campi della zona, l'assassinio avvenuto nella notte tra sabato e domenica in via Ca' Mignola Bassa, nella frazione di Rasa.
TRANQUILLITÀ
Qualcuno frequenta il paese, e ad ogni modo gli abitanti della casa in cui è avvenuto il delitto non sono mai stati finora protagonisti di episodi che abbiano arrecato disturbo. A confermarlo è anche Matteo Zeggio, che vive nell'abitazione di fronte alla casa ora chiusa per le indagini. «Si sono sempre comportati in modo gentile, salutano quando li incrociamo, e non ci sono mai stati problemi racconta . Sabato notte abbiamo sentito che qualcuno parlava a voce molto alta e i nostri cani abbaiavano, non potevamo immaginare quel che stava accadendo. Attorno alle 2 e mezza-3 è arrivata un'ambulanza e poco più tardi sono intervenuti i Carabinieri. Stamattina (ieri mattina per chi legge, ndr) abbiamo saputo quel che era successo e siamo rimasti senza parole». L'assassinio è avvenuto nel giorno in cui la comunità musulmana celebrava la Id al-adha, la Festa del sacrificio, e pare che almeno quattro persone si trovassero nella casa durante la notte in cui un alterco è degenerato sfociando in tragedia.
FUGA NELLA NOTTE
L'assassino ha avuto gioco facile nell'allontanarsi col favore delle tenebre fuggendo attraverso la campagna che circonda l'abitazione, a poca distanza dalla Sr88 e dal confine con Badia Polesine. Il fatto di sangue lascia senza parole la tranquilla frazione di Rasa, che si è risvegliata apprendendo l'accaduto. Il vicesindaco Guglielmo Ferrarese, che in questi giorni svolge le funzioni vicarie del sindaco Luigi Viaro fuori città per qualche giorno, esprime sconcerto e dispiacere. «È una tragedia che lascia sgomenta la comunità. Confidiamo nel lavoro dei Carabinieri perché il responsabile possa essere assicurato alla giustizia».