Trovata morta in casa, risolto il "giallo": la 49enne si è sparata con la pistola del compagno

Mercoledì 4 Maggio 2022 di Roberta Merlin
L'intervento della Polizia in via Alfano, lunedì

ROVIGO - Sembrano non esserci dubbi sulla tragica morte della 49enne di San Pio X, il cui corpo è stato rinvenuto, lunedì mattina, nell’abitazione di via Alfano, dove viveva con il compagno.  La donna, casalinga, avrebbe usato la pistola che l’uomo deteneva legalmente in casa, per togliersi la vita. Ieri mattina la Procura ha disposto l’ispezione esterna, ma tutti gli elementi finora raccolti dagli inquirenti porterebbero al gesto estremo.

A trovare il cadavere della 49enne era stato il compagno, pensionato, rientrato a casa dopo essere uscito in mattinata per delle commissioni. I vicini di casa, alcuni dei quali avevano spiegato di avere sentito un rumore d’arma da fuoco provenire dalla palazzina di tre piani dove la coppia viveva dal 2018, avevano subito allertato le forze dell’ordine. Le Volanti della Polizia e medici del Suem, una volta entrati in casa della donna, non avevano potuto fare altro che constatarne la morte. In via Alfano, per tutto il pomeriggio, gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica avevano cercato di ricostruire l’accaduto. Tra le ipotesi iniziali al vaglio quella che qualcuno fosse entrato nell’abitazione oppure anche che la donna avesse, per qualche motivo, maneggiato l’arma e fosse partito accidentalmente un colpo. Le indagini, col passare delle ore, hanno portato ad avallare l’ipotesi del gesto estremo volontario.
«Era una coppia tranquilla, la si vedeva poco in giro - ha spiegato una vicina - ogni tanto la donna passava in auto e la salutavo. Mi dispiace davvero tanto».«Quella mattina nella palazzina non c’era quasi nessuno in casa - aveva aggiunto un condomino - eravamo tutti al lavoro. C’era solo un’anziana che però avrebbe spiegato di non avere avvertito rumori strani perché aveva la televisione con il volume alto».


ALTRA STORIA TRAGICA

Circa un anno fa, a pochi metri di distanza, in via Salieri, una donna circa della stessa età, aveva perso la vita in circostanze tragiche. La 48enne, di professione infermiera, era stata rinvenuta in bagno con il corpo ustionato. A dare l’allarme era stato il marito che ne aveva sentito le urla. Soccorsa, la donna era stata portata in ospedale in gravissime condizioni. In un primo momento si era pensato a un tentativo di suicidio, ma i rilievi della Scientifica fecero strada all’ipotesi del tragico incidente domestico. La donna aveva con sé l’alcol forse per igienizzare il bagno e potrebbe aver compiuto un’operazione forse fatta altre volte, ossia quella di bruciare l’alcol versato proprio per fare la sanificazione. Potrebbe esserci stato un ritorno di fiamma, con il fuoco arrivato alla bottiglia dell’alcol e quindi avvolgerla.
A distanza di un anno, due donne della stessa età e residenti a pochi metri di distanza, sono tragicamente decedute in circostanze drammatiche.
 

Ultimo aggiornamento: 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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