Moria di kiwi: perdite anche del 50 per cento a causa di una malattia misteriosa delle piante

Giovedì 17 Settembre 2020
Una pianta di kiwi (Actinidia) attaccata dalla misteriosa malattia
ROVIGO - Metà del raccolto di kiwi è andato perduto quest'anno in Polesine. Lo comunica la Cia polesana che fa appello a misure urgenti per individuare l'origine della misteriosa malattia flagello delle coltivazioni di actinidia.
Secondo i primi dati raccolti quest’anno la produzione segna un meno 20% medio con punte che in diverse aree arrivano al 50%. I primi avvistamenti di questo “nuovo” flagello sono datati 2012, ma la situazione è andata sensibilmente peggiorando negli ultimi mesi.
Il valore totale, a livello regionale, del fatturato della produzione di kiwi si attesta sui 27 milioni di euro, per complessivi 3.159 ettari vocati. Per quanto riguarda il Polesine, sono 204 gli ettari dedicati; 1.946, invece, le tonnellate prodotte, per un fatturato annuo complessivo di un milione e mezzo di euro. Il Ministero alle Politiche Agricole ha fatto sapere che a breve verrà istituito uno specifico gruppo di lavoro tecnico-scientifico per le attività di ricerca e le linee guida per la gestione della morìa dei kiwi. 
“Le piante colpite – commenta il presidente di Cia Rovigo, Giordano Aglio – manifestano degli avvizzimenti nella parte aerea e una notevole riduzione dei frutti. L’apparato radicale, inoltre, presenta una diffusa marcescenza nelle radici di diametro minore. Le cause di tale malattia, molto subdola, sono tuttora ignote. Potrebbe essere un virus, così come il combinato disposto di altre criticità”. 
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