Lendinara conferisce la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e inaugura il monumento

Martedì 9 Novembre 2021 di Ilaria Bellucco
Le cerimonia in centro a Lendinara

LENDINARA - “Ignota non sia mai la pace” è l’auspicio sul monumento al Milite Ignoto inaugurato in una mattinata di commemorazioni che ha unito idealmente le comunità di Lendinara e Aquileia, città da cui la salma del giovane soldato sconosciuto partì per Roma. Per le iniziative dedicate alla memoria che hanno dato particolare risalto alla Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate la comunità si è riunita in un luogo simbolo, il famedio di San Rocco che custodisce i resti di 120 lendinaresi morti nella Prima Guerra mondiale e il suo Parco delle Rimembranze. 
Accanto alla chiesetta ora è stato installato il monumento al Milite Ignoto, cui Lendinara ha conferito la cittadinanza onoraria, realizzato dal rodigino Alberto Cristini.
L’accensione della fiamma autentica che arde tra le altre fiamme forgiate in acciaio è stato uno dei momenti più significativi della mattinata, in cui sono intervenuti il prefetto Clemente Di Nuzzo, il sindaco Luigi Viaro e il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino alla presenza del vicequestore Domenico Chierico, dei vertici provinciali e locali dei Carabinieri e del comando locale della Guardia di Finanza, delle delegazioni di molte associazioni d’arma e combattentistiche. Non è mancata una rappresentanza dei cittadini più giovani con la sindaca del consiglio comunale dei ragazzi Ottavia Lorenzoni e le letture a tema di alcuni alunni della elementare “Sauro”. 
Il Prefetto di Nuzzo, richiamando le parole del Capo dello Stato, ha ricordato il percorso del popolo per conseguire la democrazia. «La loro memoria ci incoraggia a preservare e promuovere il valore delle garanzie democratiche e dei diritti d’uguaglianza, pace e giustizia sanciti nella Costituzione», ha sottolineato, invitando a mantenere vivi i valori civici di coesione, difesa della pace e solidarietà

RICHIAMO AI VALORI

Valori ricordati anche dal sindaco di Lendinara. «Di fronte alla vicenda del Milite Ignoto si deve prestare ascolto alla storia, maestra di vita. Ci pungola ancor di più oggi che stiamo vivendo una guerra sanitaria, un periodo in cui ancora una volta siamo chiamati a reagire, non a dividerci, non a soffrire queste tensioni sociali». Significativa la partecipazione del sindaco di Aquileia Zorino, arrivato a Lendinara pochi giorni dopo aver viaggiato sul treno rievocativo del convoglio che portò la salma del Milite Ignoto a Roma. «Cent’anni fa non c’erano i social network, ma la gente corse a ogni stazione, spinta da un’energia propulsiva, per omaggiare quel simbolo – ha detto – Così quel treno unì anche spiritualmente l’Italia». La mattinata, scandita dall’inno nazionale e dai brani storici eseguiti del Corpo bandistico Città di Lendinara, ha visto gli interventi del direttore della Cittadella della Cultura Nicola Gasparetto e dello storico locale Giorgio Baccaglini. 
 

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