Addio a Giancarlo Navarrini, campione di rugby, pittore e fumettista

Domenica 29 Dicembre 2019 di Paolo Romagnolo
Giancarlo Navarrini è stato rugbysta, pittore e fumettista
La città in mischia piange la scomparsa di Giancarlo Navarrini, tallonatore dei tempi d’oro rossoblù tra gli anni 50 e 60, apprezzato pittore e fumettista di livello nazionale. Nato il 10 giugno 1935 a La Spezia, Navarrini si è spento ieri mattina dopo una malattia.
Iniziò a giocare come tallonatore con i Bersaglieri nel 1952 e proprio in quella prima stagione si laureò campione d’Italia. Fu il primo di ben cinque tricolori con i rossoblù. Poi arrivò il titolo del 1954 e i tre in serie del 1962, 1963 e 1964. Fu, dunque, tra i protagonisti di una delle epoche più vittoriose del rugby rodigino. In totale ha giocato 17 campionati, collezionando 219 presenze e segnato 15 mete. Per la sua fisicità e le sue doti tecniche molte volte fu schierato anche terza linea. Nel suo palmares c’è anche un sesto scudetto, vinto con le Fiamme oro nel 1958 durante il periodo di leva in Polizia, quando i cremisi erano allenati dal grande Maci Battaglini e tra le loro fila annoveravano diversi rodigini. Nel suo percorso rugbistico anche due presenze con la Nazionale tra il 1957 e 1958, rispettivamente contro la Germania Ovest (vittoria 8-0 con meta proprio di Navarrini) e contro la Romania. A livello internazionale il vero acuto arrivò sempre in maglia rossoblù il 29 dicembre 1955 quando la sua Rugby Rovigo, infarcita con qualche giocatore di Treviso, riuscì a sconfiggere 15-8 al Battaglini una selezione sudafricana di Stellenbosch (una sorta di nazionale universitaria), unico ko nel tour italiano per quella fortissima rappresentativa (8 incontri in totale).
Come detto, Navarrini affiancò alla carriera sportiva quella di artista. Diplomato al liceo artistico di Venezia, fu compagno di studi, tra gli altri, di Gabbris Ferraris e Tono Zancanaro. Con quest’ultimo instaurò un legame molto forte e fu il maestro padovano a recensire la sua prima personale pittorica all’Accademia dei Concordi di Rovigo. Al pennello alternò la matita e il suo nome è legato anche al personaggio di Peperinik, che illustrò per una serie di Mondadori. Disegnò in alcuni libri pure il celebre robot Mazinga. Molto apprezzate anche le sue pubblicazioni dedicate alla pedagogia e all’educazione, oltre a quelle di ispirazione religiosa.
Alla notizia della sua scomparsa, la FemiCz Rovigo ha espresso «profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia». Prima del match odierno contro il Viadana verrà osservato un minuto di silenzio. Il funerale è fissato martedì, alle 15.30, in Commenda.
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