ROVIGO - Un parco o un giardino a 10 minuti da casa, raggiungibile a piedi o in bicicletta, nel totale rispetto dei principi della mobilità sostenibile. La Rovigo del futuro, secondo i piani dell’amministrazione comunale, sarà più verde. E se non saranno i cittadini ad avvicinarsi alle aree verdi, saranno le aree verdi, a loro volta, ad accorciare le distanze con i rodigini. Uno dei principali obiettivi del “Masterplan del verde urbano”, strumento urbanistico ed ambientale che pianifica il verde pubblico da oggi fino al 2030, collegato al Piano degli interventi e al Biciplan, è, in sintesi, proprio questo: pianificare il verde urbano in modo che sia a portata di tutti i cittadini, in modo inclusivo. Il Masterplan è allo studio dell’amministrazione dalla scorso dicembre ma da ieri il percorso di costruzione del piano è entrato in una nuova fase, quella “partecipativa”.
IL QUESTIONARIO
Da ieri è, infatti, online sul sito del Comune di Rovigo, un questionario gratuito, anonimo ed accessibile anche da smartphone e tablet senza bisogno di autenticazione, per esprimere la propria opinione sui parchi e le aree verdi del territorio comunale. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore all’Ambiente Dina Merlo, impegnata in prima persona nella realizzazione del Masterplan: «Il percorso di costruzione e pianificazione del verde urbano – ha spiegato - è stato avviato con la ricognizione di tutte le aree verdi presenti e la successiva classificazione sulla base di vari aspetti. Seguirà una fase di riqualificazione di tali aree per garantire una maggiore inclusività e fruibilità da parte di tutti i cittadini. Tutto questo nell’ambito degli obiettivi 11, 13 e 15 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dalle Nazioni unite».
CITTADINI E PARCHI
Il questionario, suddiviso in tre sezioni, è stato implementato dalla società Leganet, incaricata dal Comune di Rovigo di redigere il Masterplan del verde, e per compilarlo bastano pochi minuti. «La prima parte delle domande – ha fatto sapere Maurizio Gazzarri, project manager di Leganet – riguarda la frequenza con la quale i cittadini fruiscono dei vari parchi attrezzati, le motivazioni, la distanza da casa o da lavoro, le modalità con le quali si raggiunge il parco più frequentato, fino a un sintetico giudizio di merito sulla qualità. La seconda parte è incentrata sulle proposte di miglioramento e di ubicazione di nuovi parchi. Infine, in una sezione del tutto opzionale e svincolata dal resto delle domande, i cittadini potranno, se vorranno, lasciare i propri dati per essere informati e coinvolti anche in futuro in azioni di partecipazione e miglioramento delle aree verdi».
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