Il recupero del centro ippico e un campo da golf per Sant'Apollinare

Lunedì 7 Ottobre 2019 di Alberto Lucchin
Il centro ippico abbandonato da anni
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ROVIGO - Ritornano i cavalli al dismesso centro ippico della Provincia, a lato dell’istituto agrario Munerati di Sant’Apollinare. Il presidente della Provincia Ivan Dall’Ara ha spiegato che ci si sta muovendo, attraverso un partner privato, per rimettere a nuovo il maneggio abbandonato da molto tempo.«Stiamo recuperando la parte ippica dell’Itas, abbiamo già individuato un’azienda con la quale porteremo avanti anche attività di fattoria didattica per i ragazzi dell’istituto scolastico e di altre scuole» ha spiegato il numero di Palazzo Celio. L’immobile è divenuto di proprietà della Provincia nel 1971. Il centro ippico, come già detto, è chiuso da molti anni. Precedentemente era gestito da un’associazione chiamata L’Olmo che svolgeva varie attività con ragazzi disabili, sfruttando le potenzialità  dell’ippoterapia, grazie alle risorse messe a disposizione dalla convenzione con l’Ulss. Era utilizzato anche dalle animazioni estive, dove i bambini potevano montare in sella e farsi un giro per apprezzare l’antica arte dell’equitazione. Con la chiusura, quella zona dell’Agrario è stata lasciata abbandonata, ma Ivan Dall’Ara, che fino allo scorso 30 agosto era il dirigente amministrativo di quello stesso istituto, ha preso a cuore la questione e da mesi si è attivato per rimetterlo a nuovo. Si tratta di un investimento sicuramente consistente, che l’ente provinciale che Dall’Ara presiede non sarebbe in grado di svolgere in autonomia, visto lo stato delle casse di Palazzo Celio a seguito della riforma degli enti di secondo grado del 2014, per cui l’aiuto economico arriva da un partner esterno. Sarà una ditta privata a svolgere gli interventi di sistemazione sui 1.150 metri quadri di fabbricati su un terreno da quasi cinquemila, rimettendo in uso le stalle e lo spazio recintato nel quale cavalcare i cavalli, rifacendo completamente anche l’impianto elettrico.
In quella zona, poi, non ci sono solo l’istituto agrario e il maneggio, ma anche due realtà particolari, ossia l’osservatorio astronomico gestito dal Gruppo astrofili e l’aeroclub Baldi. L’area che parte dalla fine dell’aviosuperficie, che prosegue poi dietro il maneggio e l’Agrario stesso prolungandosi più oltre verso est, oltre dieci anni fa è stata definita nel Pat come zona aeroportuale nell’ipotesi che potesse nascere o un aeroporto di Rovigo, o comunque di “girare” la pista attuale del Baldi dall’attuale asse nord-sud a quello est-ovest, evitando così il sorvolo di Sant’Apollinare. Con una pista diversamente orientata, più lunga e se mai si fosse riusciti, anche asfaltata, avrebbe dato al capoluogo un servizio in più, permettendo l’arrivo anche di aerei più grandi di quelli che oggi possono atterrare a Rovigo.
Tutto, però, è rimasto un’idea, dati i fondi necessari sia alla nuova pista, che ad alcuni espropri, che alla gestione e il futuro di quell’area, della quale permane la destinazione urbanistica aeroportuale, nella mente di Dall’Ara è di riqualificarla e fare spazio per il nuovo campo da golf.
Il Golf club Rovigo, infatti, è destinato a lasciare l’attuale campo vicino all’ospedale e ha trovato ospitalità all’istituto Munerati, sul retro dell’osservatorio: «Il bosco che si trovava lì è stato ripulito e presto partirà una semina propedeutica, ma al momento il progetto è una bozza e bisogna ancora capire come andrà avanti», ha precisato Dall’Ara. Potenzialmente, questa nuova attività permetterebbe all’Itas di creare un nuovo corso di specializzazione per la cura e il mantenimento dei campi da golf, sviluppando competenze particolari molto richieste nel settore e dare un’ulteriore sbocco lavorativo agli studenti dell’Agrario.
Ultimo aggiornamento: 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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