Il mare scavalca l'argine di sabbia e inghiotte la spiaggia di Rosolina

Mercoledì 23 Novembre 2022 di Enrico Garbin
Uno degli stabilimenti balneari di Rosolina Mare invasi dall'acqua

ROSOLINA - Le onde impetuose che sbattono sui massicci argini di sabbia che a fine stagione gli operatori realizzano a protezione degli stabilimenti, l’acqua che tracima e un po’ alla volta vince la resistenza di queste difese. Spinte da un forte vento di scirocco, le acque del mare hanno invaso la spiaggia di Rosolina Mare, spingendosi fino a raggiungere la passeggiata lungomare e nella parte sud, allagando tutta l’area che va dal porto turistico di Porto Caleri al Giardino botanico. Un evento eccezionale che trova un paragone con quanto accaduto nel novembre 2019, ma proprio per il ripetersi a così breve distanza di tempo, suona come un campanello d’allarme.

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I PROBLEMI

Si sono concentrati prevalentemente nella zona costiera i problemi portati dall’ondata di maltempo. Un fenomeno che era stato previsto nella sua portata, ma non sugli effetti che concretamente avrebbe avuto sul territorio. Come ogni anno, sul fronte mare era stato innalzato un possente argine di sabbia per contenere le mareggiate. L’immagine simbolo della panchina gigante innalzata solo poche settimane fa davanti al Tortuga beach, che galleggiava nella laguna in cui si era trasformata la spiaggia, rende l’idea di quanto poco gli operatori hanno potuto fare per contenere le forze della natura.
«Proprio in previsione di questo evento meteorologico avevamo cercato di rinforzare le arginature e di mettere in sicurezza le strutture fisse dello stabilimento - racconta sconsolato Fabio Finotto, titolare del Tortuga - ma è stato inutile. Abbiamo avuto danni allo stabilimento che quantificheremo solo quando l’acqua si sarà ritirata, anche se alcuni come quelli alle basi e alle strutture portanti del porticato sono visibili».
Poco più in là, l’acqua ha scavato sotto il basamento delle cabine del bagno Bellarosa, spezzando la struttura, e danni hanno riportato un po’ tutti gli altri stabilimenti, dal Tamerici al Perla, anche se gli effetti del prolungato allagamento si vedranno nel tempo. Unico a salvarsi è stato, a sud, il bagno Dal Moro. «Quando ho visto che l’acqua tracimava e la forza delle onde metteva a dura prova l’argine, ho prima cercato di rinforzarlo, quindi ho provveduto a realizzare una seconda difesa più a monte per difendere il ristorante e l’albergo Stella Marina - racconta il titolare Ulderico Donà - ma determinante è stato il calo delle acque e il vento che da scirocco ha girato in bora. Di sicuro la mareggiata ha comportato una forte erosione e da domani (oggi, ndr) tutti ci dovremo rimboccare le maniche».

Per tutto il giorno il sindaco Michele Grossato e il vice Pako Massaro hanno monitorato la situazione e anche se il grosso dei problemi si è verificato lungo la costa, compresa Albarella dove la caserma della Capitaneria di Porto è stata parzialmente allagata, ha presentato diverse criticità. «Non sono stati segnalati alberi caduti e la Polizia locale non si è trovata di fronte a problemi di viabilità - conferma Grossato- ci sono state alcune interruzioni elettriche nella media e bassa tensione con disagi che grazie all’intervento delle squadre di Enel, sono stati contenuti. Per ora il corso dell’Adige non desta preoccupazioni, ma nel caso siamo pronti ad attivare la Protezione civile».

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PORTO VIRO

Era inevitabile l’allagamento del rifugio Il Ghebo sullo Scanno Cavallari, meno scontato quello di diverse vie cittadine, in particolare Verdi e Campagna Vecchia, dove è stata anche interdetta la circolazione, ma in misura minore le vie dell’Artigianato, Badaloni, Biancospino, Borgo Mimose, Asfodeli e Ginepro. Il sindaco Valeria Mantovan e l’assessore alla Protezione civile, Michele Capanna, sono stati costretti a richiamare in servizio due agenti di Polizia locale e grazie alla Protezione civile, hanno fatto rientrare l’emergenza. Lo stesso vale per le squadre dell’Enel che hanno dovuto affrontare una settantina di guasti elettrici.
 

Ultimo aggiornamento: 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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