ROSOLINA - Era la notizia che nessuno a Rosolina e dintorni avrebbe voluto ricevere: Sofia non ce l’ha fatta. Ieri mattina la notizia della scomparsa della dodicenne non ha impiegato molto a fare il giro della comunità. Da un anno a questa parte tutti avevano solidarizzato con la battaglia che aveva dovuto intraprendere con la malattia e in tanti si erano stretti attorno ai genitori, ai famigliari e agli amici che con determinazione e a costo di grandi sacrifici, si erano impegnati al suo fianco per infonderle coraggio e speranza.
LA MALATTIA
Sofia frequentava la prima media quando, lo scorso febbraio, aveva scoperto di essere malata.
IL DOLORE DI TUTTI
«È un dolore immenso - commenta don Lino Mazzocco - siamo stati tutti molto vicini a Sofia, ai genitori Sonia Frigo e Devis Doria, al fratello Tommaso e ai famigliari tutti. Per la sua guarigione avevamo creato un gruppo di preghiera che si riuniva tutti i venerdì in chiesa e poi anche in streaming. Personalmente ho un bellissimo ricordo di Sofia. Era vivace, sveglia, una bambina che per esempio, quando frequentava il catechismo, diventava di fatto una vice-maestra. Si poteva contare su di lei senza però che questo la rendesse diversa dai coetanei, che le volevano bene e le riconoscevano una sorta di leadership».
«La comunità che rappresento si stringe ai genitori e ai famigliari - aggiunge il sindaco Franco Vitale - tutti abbiamo seguito la vicenda e abbiamo ammirato la tenacia con cui è stata affrontata. Spiace che una vita sia stata spezzata così precocemente».
Giovedì alle 19, nella chiesa di Rosolina, si terrà il rosario, mentre il funerale di Sofia sarà venerdì alle 15. Vista la prevedibile grande partecipazione e le disposizioni in funzione anti-Covid, si parla della possibilità di trasmettere le esequie allestendo un maxi schermo nel vicino palasport.