Lotta al caporalato, case per dieci famiglie straniere che lavorano in agricoltura

Venerdì 14 Aprile 2023 di Elisa Barion
L'ex scuola elementare di Concadirame, frazione di Rovigo

ROVIGO - Dal Pnrr oltre un milione al Comune per la lotta al caporalato: servirà per realizzare una serie di interventi di adeguamento delle ex scuole elementari e dell’adiacente ex casa del medico di Concadirame in modo che i due edifici, riqualificati, possano ospitare i lavoratori del settore agricolo. Non solo: l’ipotesi progettuale che Palazzo Nodari ha candidato al bando del ministero delle Politiche sociali e lavoro, ottenendo i fondi richiesti per una somma totale di 1,1 milioni, prevede la strutturazione all’interno dei due immobil,i di alcuni servizi per favorire l’integrazione delle persone ospitate. «Il progetto è confermato» ha affermato il sindaco Edoardo Gaffeo e sarà realizzato a Concadirame perché la frazione rodigina dista una manciata di chilometri da Lusia, uno dei centri agricoli più importanti della provincia, nel quale vengono impiegati un gran numero di lavoratori, sia stagionali che permanenti, compresi molti stranieri. È a questi ultimi, in particolare, che il bando “Piani urbani integrati per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” si rivolge: è stato messo a punto nell’ambito della Missione 5 del Pnrr “Inclusione e coesione”, la stessa, per intendersi, della quale fa parte il progetto da 2,4 milioni per l’adeguamento di una porzione di Casa Serena finalizzata alla realizzazione di spazi all’avanguardia per l’aumento della qualità di vita di pazienti parzialmente non autosufficienti.

L’OBIETTIVO
Nel caso delle ex scuole elementari e della vecchia casa del medico di Concadirame, invece, l’obiettivo è quello del «recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo - ha chiarito il ministero - la nascita e lo sviluppo di insediamenti irregolari sono terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali, un fenomeno che contribuisce a rendere ancora più precarie le condizioni di vita dei lavoratori operanti in tali ambiti». Di qui prende le mosse l’ipotesi progettuale che vede impegnati due settori di Palazzo Nodari: i Lavori pubblici per tutta la parte degli adeguamenti infrastrutturali, i Servizi sociali per le attività di integrazione e sostegno ai lavoratori che alloggiano nella frazione.
Sul punto, l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto, spiegando che il progetto vero e proprio è in fase di elaborazione, ha aggiunto qualche dettaglio. All’interno delle ex scuole elementari saranno ricavati nove alloggi, ma l’edificio resterà in parte a disposizione delle associazioni locali che già lo utilizzano per le proprie attività. Nell’ex casa del medico gli interventi riguarderanno il piano superiore, dove si trova un appartamento, mentre al piano terra c’era l’ambulatorio che fosse chiuso e la frazione rimanesse sguarnita del servizio. Sarà quest’ultimo a essere ristrutturato per poter ospitare i lavoratori e la loro famiglia. Entrambi gli edifici sono di proprietà del Comune.
Tra gli interventi in programma per portare a termine il progetto, oltre alla manutenzione straordinaria, è previsto anche l’efficientamento energetico di entrambi gli immobili.

Secondo i dati tecnici in possesso del ministero che ha gestito l’assegnazione dei fondi ripartendo, a livello nazionale, un fondo complessivo di 200 milioni, a Rovigo ci sono attualmente una decina, riporta il ministero stesso, di «insediamenti abusivi di braccianti agricoli»: una situazione che deve essere superata e per questo il progetto di inserire un piccolo nucleo di lavoratori in una realtà come quella di Concadirame può trovare l’accoglienza e il supporto, anche a livello di solidarietà, che merita.

Ultimo aggiornamento: 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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