ROVIGO Urla nel parco, una chiamata al 113 e una coda che ha portato all’arresto di un 49enne già più volte salito alla ribalta delle cronache. È successo nella tarda serata di martedì, attorno alle 21. Il centralino della Questura ha ricevuto una segnalazione allarmata di una violenta lite in corso in Parco Pampanini, a San Pio X, ed è stata subito inviata sul posto una pattuglia della Squadra volanti.
PARCO PAMPANINI
Gli agenti, una volta arrivati, hanno trovato una donna di origini straniere, residente poco distante, che ha raccontato loro di essere stata aggredita e picchiata con schiaffi in faccia e calci e pugni in più parti del corpo dal suo vicino di casa. La donna lamentava dolori diffusi ed è stato così chiamato il 118. In attesa dell’arrivo dell’ambulanza, i poliziotti l’hanno accompagnata a casa in modo che si tranquillizzasse e potesse anche fornire loro ulteriori dettagli sull’aggressione. Proprio mentre gli agenti erano all’interno della sua abitazione, il vicino ha tentato nuovamente di entrare in casa della donna. E, quando ha capito che all’interno c’era la polizia, è uscito dal condominio, scendendo per strada. I poliziotti si sono subito lanciati al suo inseguimento e lo hanno immediatamente raggiunto. Ma quando è stato il momento dell’identificazione, anche se in realtà l’uomo è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, il 49enne Roberto Barin, ex saldatore, al centro di altre svariate vicende, a lungo occupante di edifici abbandonati, in particolare, fra 2013 e 2104, prima dell’ex piscina Baldetti poi dell’ex ospedale Maddalena, nel 2016 condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi per minacce e lesioni personali per aver aggredito in pieno centro un’amica della sua ex, e stalking nei confronti della stessa ex e del suo nuovo compagno, si è scagliato contro gli uomini in divisa, offendendoli e mulinando ancora pugni e calci.
COLLUTTAZIONE
Ne è nata una vera e propria colluttazione, seppur breve e senza particolari conseguenze per gli agenti. È andata peggio a Barin, che è stato bloccato, ammanettato e arrestato in flagranza di reato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il pm di turno, il sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo ha poi disposto che il 49enne fosse trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, dove ha trascorso la notte. Uscendo solo alle 13, quando è stato accompagnato in Tribunale per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e ha accolto la richiesta della difesa del rinvio ad una prossima udienza, fissata per il 21 aprile. Nel frattempo per Barin è stata decisa la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria una volta alla settimana.
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