Liquami nel Po, allarme in Regione per l'acqua potabile in Polesine

Mercoledì 10 Aprile 2019
Le chiuse del Canalbianco
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VENEZIA - «La scorsa settimana nel torinese si è verificato sversamento di liquami nel Fiume Po da un allevamento di suini, l’evento ha provocato la morte di cinque tonnellate di pesci. Si tratta di un inquinamento ambientale gravissimo». Così i consiglieri regionali del Veneto Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Cristina Guarda (civica AMP) lanciano l'allarme: «Adesso, se non lo hanno già fatto, quei liquami defluiranno lungo il Po attraverso il Veneto e il Polesine (dove le acque del Po vengono utilizzate per l’acqua potabile) e raggiungeranno il mare. Il pericolo di un danno alle persone e alla flora e fauna fluviali e marini è inaccettabile». «Abbiamo quindi chiesto alla Regione - concludono Bartelle, Ruzzante e Guarda - quali azioni straordinarie ed urgenti intenda porre in essere per garantire la raccolta dei liquami prima che defluiscano fino al mare.

L’allerta ambientale, nel Veneto dei Pfas e della plastica che ha invaso il Canalbianco (con le foto-denuncia di Greenpeace Italia), è massima».

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