A Liliana Segre la cittadinanza onoraria di Rovigo

Mercoledì 27 Novembre 2019 di Alberto Lucchin
Liliana Segre
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ROVIGO - Liliana Segre è ora una rodigina. Il consiglio comunale, lunedì sera, ha approvato all'unanimità la mozione presentata dal Pd per iniziare le procedure burocratiche finalizzate a concedere la cittadinanza onoraria alla nota senatrice a vita, sopravvissuta del campo di concentramento di Aushwitz. Un provvedimento, quello presentato da Benedetta Bagatin, molto apprezzato dall'aula e che ha lo scopo di avviare il percorso per conferire la cittadinanza onoraria a Segre, deportata e sopravvissuta ai campi di concentramento. «La lotta contro il razzismo e la xenofobia è il cuore di ogni politica dei diritti umani - è scritto nella mozione presentata in aula - perché la tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista. Razzismo e xenofobia, in ogni loro forma e manifestazione, sono incompatibili con i valori e le regole su  cui si fonda l'Unione europea. Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno riconosciuto come la lotta contro queste forme ed espressioni di odio debba operarsi anche con il ricorso al diritto penale. Nel nostro Paese la legge contro il negazionismo della Shoah è stata una risposta significativa a un pericolo particolarmente grave e un'indicazione per ulteriori azioni legislative, ma resta ancora da normare la risposta relativa ai discorsi pubblici di odio».
Per queste motivazioni la mozione «impegna sindaco e amministrazione ad avviare il percorso per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre» e «a coltivare la memoria dell'antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi, dei crimini compiuti nelle guerre».
Viene sottolineata anche l'approvazione da parte della Lega. «Votiamo favorevolmente e senza esitazioni la mozione sulla concessione della cittadinanza onoraria, per convincimento personale sul valore assoluto della persona e per la lezione che trasmette col suo impegno quotidiano», ha spiegato il capogruppo del Carrocci,o Michele Aretusini.
LA PROPOSTALa mozione su Segre, però, durante la stessa seduta di lunedì sera, è stata preceduta da un'altra presentata da Giorgia Businaro (Pd) e dedicata alla memoria di un politico donna che ha fatto la storia d'Italia: Lina Merlin. Alla senatrice veneta, nota soprattutto per la legge del 1958 che fece chiudere le case di tolleranza e abolì la prostituzione legalizzata, Businaro ha riservato un discorso accorato che è servito a convincere i colleghi il parlamentino di Palazzo Nodari a votare unitariamente a favore della mozione che chiede al sindaco Edoardo Gaffeo e la sua giunta di «farsi promotori nei confronti della presidenza del Senato della Repubblica (la rodigina Maria Elisabetta Alberti Casellati, ndr) dell'idea di valutare la possibilità di collocare un busto bronzeo di Lina Merlin a Palazzo Madama per ricordare la vastità dell'attività parlamentare e la profondità di un'azione politico-culturale che rende onore al suo collegio elettorale e a tutto il Veneto».
Angelina Lina Merlin, seppure fosse nata a Pozzonovo, nella provincia di Padova, è sempre stata legata al Polesine sia per aver sposato il rodigino Dante Gallani, sia per essere stata eletta per le due legislature cui ha preso parte, nel collegio elettorale di Adria tra le fila del Psi. Antifascista, collaboratrice di Giacomo Matteotti, arrestata cinque volte e mandata al confino, ha fatto anche parte dell'Assemblea costituente.
Alberto Lucchin
Ultimo aggiornamento: 13:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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