Lo storico libraio Giolo Cattaneo si è spento ai Caraibi: aveva 81 anni

Mercoledì 27 Aprile 2022 di Francesco Campi
Giorgio Giolo Cattaneo

ROVIGO - Se i gatti hanno sette vite, Giorgio Giolo Cattaneo deve aver avuto qualcosa di felino, perché è stato un uomo che ha vissuto tante vite. Esperienze diverse in un’esistenza non banale, che si è conclusa domenica nella Repubblica Dominicana, dove viveva da un decennio.

Aveva 81 anni e la sua famiglia era originaria di Bologna, ma a Rovigo ha trascorso gran parte della sua vita. O meglio, una delle sue vite.

È stato infatti il baffuto ed affabile gestore della libreria Spazio Libri che sorgeva in Corso del Popolo, vicino all’ex Pescheria. E proprio a Rovigo ha tentato anche un’avventura politica candidandosi a sindaco nel 2001 alle elezioni amministrative con una propria lista civica, Rovigo che cambia, e sostenuto anche dalla Lista Bonino. Erano le elezioni che Paolo Avezzù vinse su Fausto Merchiori, e Giolo Cattaneo ottenne poco meno di 1.600 voti, quasi il 5%, entrando a Palazzo Nodari come consigliere. Poi, dopo un annetto si dimise per tornare a dedicarsi anima e corpo alla sua libreria. Ma prima di dar vita a questa sua avventura da libraio, un’altra vita, in Sicilia come rappresentante di caffè e dove aveva scoperto l’amore per il Centro America. 

I CARAIBI
Amore che lo ha portato poi a voltare ancora pagina ed a lasciare tutto per andare a vivere ai Caraibi. Era il maggio del 2012 e partì portando con sé la figlia più piccola, che allora aveva appena 7 anni e che dopo la separazione con la mamma, la sua seconda moglie, di origini brasiliane, era stata affidata a lui ed insieme a lui viveva a Fiesso Umbertiano. Una decisione che aveva spiazzato tutti, anche perché era un pensionato con già 71 primavere sulle spalle. L’ex moglie si era anche rivolta ai carabinieri. Ma Giolo Cattaneo da Santo Domingo non è più tornato. E ad un amico che lo aveva contattato su Facebook aveva risposto: «Quando deciderai di staccare la spina e venire a vivere ai Caraibi? Meglio sarebbe stato per me se lo avessi fatto molto prima!».

Oltre ai parenti più stretti ed ai suoi quattro figli, lascia tantissimi amici che conservano di lui ricordi carichi di affetto e stima. Come Roberto Magaraggia, che aveva condiviso con lui l’avventura civica nel 2001 e che gli subentrò in consiglio dopo le sue dimissioni. «Giorgio è stato uno di quei personaggi che venivano dalle radici di una Rovigo che non c’è più ed era un vero signore».

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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