Lendinara, il teatro Ballarin riapre il sipario dopo la lunga chiusura

Martedì 1 Giugno 2021 di Ilaria Bellucco
il teatro comunale Ballarin a Lendinara

LENDINARA (ROVIGO) - Un laboratorio per esprimersi attraverso la danza e un “silent play” nel centro storico della città per riscoprire lo spazio pubblico dopo il lungo periodo di isolamento segnano il ritorno del progetto “A casa nostra” al teatro comunale Ballarin. Il progetto promosso dalla Regione e realizzato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven e Teatro Stabile del Veneto aveva mosso proprio al Ballarin i primi passi a novembre presentando proposte al pubblico in modalità online, data la chiusura per via della pandemia, e ora finalmente potrà coinvolgere il pubblico dal vivo con gli appuntamenti gratuiti proposti da La Piccionaia.
Il 10 e l’11 giugno alle 18 sul palco del teatro lendinarese la danzatrice e attrice teatrale Valentina Dal Mas proporrà il laboratorio “Cucio i fiori per non farli morire”, in cui gli spettatori potranno vivere la danza come arte di cucire il corpo, di tesserne insieme le differenti parti, di ricamarlo nella sua interezza insieme all’aria che lo circonda. 
 

IL LABORATORIO
Il filo portante del laboratorio è la pratica artistica della danza, intesa non come tecnica preconfezionata da imitare, ma come linguaggio da trovare, come via per favorire l’espressione di sé. Il laboratorio è aperto a tutte e tutti di qualunque età, con o senza esperienza, ed è possibile frequentare entrambi gli incontri o soltanto uno. Domenica 13 giugno alle 18 le porte del Ballarin saranno aperte al pubblico che vorrà assistere a una restituzione scenica del laboratorio, un’occasione per assistere a una tappa per la costruzione del nuovo spettacolo di Valentina Dal Mas prodotto da La Piccionaia, “I miei fragili amici”, in cui confluiranno poesia, danza e teatro. Sabato 12 giugno alle 18 dal Ballarin partirà il silent play “Il cielo sopra Lendinara”, una drammaturgia urbana itinerante in cui l’attore Matteo Balbo condurrà gli spettatori attraverso il centro storico. Lo spettacolo sarà un percorso di frammenti d’autore sul tema del desiderio, per ritornare a percorrere lo spazio pubblico dopo l’esperienza della quarantena. La drammaturgia è di Anagoor, Teatro sotterraneo e Massimiliano Civica, la cornice narrativa è di Carlo Presotto e quella sonora di Andrea Cera.
 

MEMORIA E TESTIMONI
Ogni artista, come gli angeli disoccupati del film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, ha lavorato da casa usando solo Google Street View, la propria memoria e quella dei testimoni che ha scelto. «Cosa è cambiato? Come stiamo? Come staremo? - scrivono gli artisti - Un invito a riaprire gli occhi per guardare il mondo, per riscoprirne i colori, ricominciare ad osservare la grandezza della semplicità». Tutte le proposte sono gratuite, ma è richiesta la prenotazione tramite il sito sito www.acnlendinara.it. Qualora rimanesse qualche posto disponibile, sarà possibile aderire all’ultimo minuto in teatro.
 

Ultimo aggiornamento: 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci