Lendinara, in arrivo cinque maxi impianti fotovoltaici. Copriranno 57 ettari

Giovedì 24 Marzo 2022 di Ilaria Bellucco
Un campo fotovoltaico

LENDINARA - Ci sono cinque aree dedicate a impianti fotovoltaici per un’estensione di 57 ettari nella quinta variante al Piano degli interventi adottata dal Consiglio comunale, insieme ad altre novità che riguardano aree produttive e residenziali. Il consesso cittadino si è riunito in videoconferenza per esaminare diverse questioni tra cui spicca, per rilevanza, la variante 5 al piano urbanistico che include solo una parte delle 46 istanze presentate da privati. «In questa fase ne abbiamo incluse 33 per non allungare ulteriormente i tempi di attesa per cittadini e imprese, le altre hanno un iter più complicato perché richiedono approfondimenti e potranno arrivare in Consiglio tra qualche mese», ha spiegato il sindaco Luigi Viaro introducendo l’argomento.

NIENTE MOSCHEA
Non compare, ad esempio, in questa variante la richiesta per il cambio di destinazione d’uso che consentirebbe di realizzare una moschea in un capannone produttivo, questione che presumibilmente sarà dunque tra quelle da esaminare più avanti. Illustrata dall’urbanista Fabio Vanin dello studio incaricato, la variante accoglie istanze del territorio che si inseriscono sostanzialmente in cinque filoni. «C’è quello dell’attrattività, perché ci sono aziende che hanno richiesto di potersi ampliare, quello della rigenerazione poiché ci sono situazioni di fabbriche abbandonate che vengono demolite e ricostruite per un uso residenziale o dedicato al terziario. C’è quello della campagna insediata a presidio del territorio, perché tante domande riguardano il recupero degli edifici esistenti e la valorizzazione dei borghi rurali per domande di nuove residenzialità, e quello delle richieste per poter edificare abitazioni per esigenze familiari. Vediamo poi dei cambiamenti che faranno di Lendinara una città sempre più verde, interconnessa, sostenibile e sicura: ad esempio la variante recepisce i progetti del Comune per ampliare la rete di percorsi ciclabili e pedonali, e alcune zone edificabili tornano ad essere destinate a verde».

CINQUE IMPIANTI
La novità più evidente è la definizione di cinque aree dedicate a impianti fotovoltaici a terra su richiesta di diversi operatori: si parla in totale di poco più di 57 ettari di terreno in aree agricole definite come compromesse dal punto di vista ambientale, in gran parte collocate nella frazione di Ramodipalo, lungo la Strada polesana per Badia (Sr 88) e nella zona di via Po Alto. «L’obiettivo è creare realtà che siano compatibili con la zona agricola grazie a interventi di mascheramento, inserite nel territorio attraverso interventi che possano creare attinenza tra il settore agricolo e quello delle energie rinnovabili», ha spiegato Vanin. Nella variante si spiega che i pannelli fotovoltaici dovranno essere mascherati con vegetazione arborea e dovranno essere attuate opere di mitigazione paesaggistica e compensazione, prioritariamente adottando sistemi integrati con l’attività agricola.

La variante adottata sarà depositata per un mese per la consultazione da parte di chiunque sia interessato, nel mese successivo potranno essere presentate osservazioni che saranno esaminate prima della definitiva approvazione.

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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