LENDINARA (ROVIGO) - Il Comune cerca un soggetto del terzo settore che gestisca nei prossimi anni l'ex sede Italgas per farne un polo di aggregazione polivalente per giovani, famiglie e anziani. L'ente locale ha infatti pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni d'interesse e progetti da parte di soggetti del terzo settore che potrebbero avere in comodato l'edificio ex Italgas in via Caduti del Lavoro.
IL RECUPERO
L'ex Italgas da quasi vent'anni è stato recuperato per scopi sociali con la gestione della cooperativa sociale Il Raggio Verde: prima è stato centro di aggregazione giovanile col nome di GioLend, dando spazio anche a giovani band locali e ospitando iniziative ed eventi, poi in una seconda fase ha aperto i battenti anche alle famiglie proponendo attività per i più piccoli e infine, nella fase attuale iniziata 5 anni fa, è diventato Wake-Hub, spazio di coworking per giovani professionisti e di formazione sulle opportunità che il digitale offre, dalla grafica alla stampa 3D. L'idea di base è promuovere e sperimentare l'uso delle nuove tecnologie in una prospettiva di sviluppo dell'imprenditorialità e dell'associazionismo giovanile. In questi ultimi tempi lo spazio collaborativo ha anche ospitato corsi dedicati agli over 65 per l'utilizzo di computer, smartphone, social network e altri strumenti. Ora si guarda alle possibili prospettive future per l'immobile di proprietà comunale, che comprende anche un'ampia area verde ed è collocata in posizione strategica, a 500 metri da piazza Risorgimento.
L'OBIETTIVO
Il sindaco Luigi Viaro spiega che l'Amministrazione comunale ha vagliato le varie possibilità insieme agli uffici comunali prima di scegliere la vocazione del fabbricato. «L'esperienza fatta fino ad oggi è fonte di soddisfazione, perché è un contenitore per i giovani non solo ricreativo, ma anche per crescere insieme condividendo spazi di lavoro e formazione dice Su questa scia si vuole andare avanti. Cerchiamo chi abbia un progetto per fare di questo spazio un polo di aggregazione per giovani, famiglie e, perché no, anche anziani».