TAGLIO DI PO - Con la prima domenica di dicembre sono cessate le funzioni nella chiesa San Francesco d'Assisi e San Gaetano da Thiene della frazione tagliolese di Mazzorno Destro, per far posto a una serie di lavori di ristrutturazione. Ora, le messe si svolgono nel salone delle ex scuole elementari, in parte utilizzate dal Circolo Acli e per la biblioteca frazionale. I lavori dovrebbero concludersi a fine maggio. La ristrutturazione del tempio, che risale al 1532, costruito per volontà del nobile Francesco Quirini, ricostruito nel 1642, sistemato più volte nel secolo XVIII per le esondazioni del Po e ulteriormente ritoccato nell'Ottocento, servirà a ridare splendore e sicurezza all'edificio. La pratica è stata avviata dall'allora vescovo mons. Adriano Tessarollo il quale teneva molto alla sistemazione del sito sacro e sarà completata dall'attuale vescovo mons. Giampaolo Dianin.
Il progetto
«Il progetto e la direzione lavori - spiega il parroco dell'Unità pastorale di Taglio di Po e Mazzorno Destro, don Damiano Vianello - sono dell'architetto Tommaso Signoretto mentre la coordinatrice per la sicurezza e le fasi di esecuzione è l'ingegnere Giovannella Signoretto di Chioggia; direttore del cantiere è Paolo Tessarin di Porto Tolle mentre, il responsabile del procedimento è mons.
I lavori
«I lavori - prosegue don Damiano - consistono nella sistemazione del basamento interno danneggiato dall'umidità: saranno rimossi tutti i rivestimenti marmorei, sarà tolto intonaco sottostante che sarà rifatto con materiale che garantisce maggiore durata. Contestualmente verranno revisionate le tinteggiature realizzando una fascia di colore tenue nella parte di nuova realizzazione. Verrà verificata la struttura lignea del tetto che verrà trattata con protezione anti-parassitaria. Alla fine dei lavori verrà lucidato il pavimento in graniglia di marmo e all'occorrenza verranno integrate parti mancanti. Esternamente verranno fatte alcune ripuliture e sistemate le connessioni di malta. Verranno integrate alcune parti di intonaco ammalorato.Il campanile non sarà toccato». «L'intervento - conclude il sacerdote - di fatto va a conservare le caratteristiche della chiesa che nella sua semplicità risulta un bell'esempio di architettura religiosa della nostra tradizione».