Il lavandeto di Ca' Mello accende di riflessi viola l'orizzonte del Delta polesano

Giovedì 17 Giugno 2021 di Anna Nani
CA' MELLO DI PORTO TOLLE Il lavandeto dell'azienda agricola "Friso Micaela"

PORTO TOLLE - Il lavandeto che si trova a Ca’ Mello entrerà nel pieno della fioritura questo fine settimana. Arrivando nella piccola frazione di Porto Tolle le narici sono subito solleticate dall’intrigante profumo della “Lavanda Polesana” con sottotitolo “purple vibes”, ossia “vibrazioni viola”. Questo è il nome che ha scelto l’azienda agricola “Friso Micaela” per indicare il proprio prodotto che è andato così ad arricchire le eccellenze del Delta. Accanto al riso Igp, alle ostriche rosa, alle vongole, alle cozze Dop, alle spiagge Bandiera blu, al miele premiato con la Goccia d’oro, ora c’è questo fiore dalla profumazione intensa e inconfondibile. Un’impresa a conduzione familiare che vede impegnata l’imprenditrice insieme al marito Claudio Masiero e al figlio Enrico che con l’aiuto di alcune dipendenti gestiscono questo piccolo angolo di paradiso viola. 

COSMETICA E NON SOLO
«Abbiamo registrato il marchio e con lui sono nati i primi prodotti – racconta Enrico Masiero -. Dopo aver fatto analizzare l’olio siamo rimasti soddisfatti del risultato dando così vita ad una linea di prodotti cosmetici come l’olio essenziale; l’idrolato, ossia un’acqua aromatica; un balsamo labbra, una crema viso e una mani». 
Tutto rigorosamente ricavato dalla lavorazione di questi piccoli fiorellini viola: una parte viene distillata, una parte essiccata per creare dei piccoli sacchettini profumati. Ancora non è possibile trovarli in qualche negozio, quindi se qualcuno volesse provarli potrebbe rivolgersi sul sito apposito di vendite on-line che è stato predisposto, oppure recandosi in visita al lavandeto. 
«Saremo qui per tutto il periodo della fioritura che si completerà durante il mese di giugno – continua ancora il figlio della coppia -. È un po’ in ritardo rispetto all’anno scorso, però ci siamo quasi, entro un paio di giorni dovrebbe essere al culmine». 

LA CURIOSITÀ
L’anno scorso questo piccolo scorcio di Delta attirò visitatori un po’ da ogni dove tanto che questo lavandeto fu accostato più di una volta alla Provenza. Ma il Delta, si sa, non ha nulla da invidiare agli altri luoghi: terra di acqua e vegetazione rigogliosa, agricoltura e specialità gastronomiche, senza contare l’avifauna rara che ospita, come il fratino piccolo uccello che nidifica nei suoi arenili.  Dall’intuizione di questa famiglia padovana che ha deciso di investire qui, ora, è arrivata questa nuova attrazione che stimola tutti i sensi: dagli occhi all’olfatto, passando per l’udito con le api che ronzano. «Anche quest’anno collaboriamo con le arnie di Alessio Marangon che darà vita al miele La Vanda» conferma Masiero sottolineando il successo che spinge l’azienda a voler ampliare ancora la produzione. «Quest’anno sono andate in fiore le nuove sette file che abbiamo piantato l’anno scorso – continua Enrico Masiero -. Ne abbiamo messe a dimora altri cinque filari. È un tipo di lavanda che rimane un po’ più bassa della tradizionale». Il campo è stato transennato con una recinzione di legno e sono stati segnalati i percorsi calpestabili. Non resta che aspettare i visitatori. «Per i fotografi cerchiamo di fare delle prenotazioni così che possano lavorare meglio venendo scaglionati – conclude Masiero -.

Per gli altri visitatori contiamo che vengano gli appassionati o chi è in ferie, l’effetto novità dovrebbe essersi attenuato».

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