Vetture “cannibalizzate” dai ladri di autoricambi

Lunedì 14 Novembre 2022 di Francesco Campi
La Mercedes depredata dai ladri di autoricambi in via De Polzer a Rovigo

ROVIGO - L’auto “sospesa”, in bilico su due blocchi di cemento e senza le ruote. Un’amara sorpresa per il proprietario di una Mercedes che l’aveva lasciata parcheggiata in via De Polzer e che alla mattina se l’è trovata “cannibalizzata”. Purtroppo, però, non una sorpresa in assoluto, visto che i furti di autoricambi sono tornati a flagellare il Polesine, ma non solo, dopo che nel 2020, come tante attività, lecite o illecite, avevano subito una flessione. Un furto analogo, con un’Audi A5 nera alla quale è stata asportata la ruota posteriore sinistra, cerchio e pneumatico, è avvenuto anche nella notte fra venerdì e sabato a Santa Maria Maddalena, in un parcheggio all’inizio di via Roma.


IL SACCHEGGIO
Il mese scorso i predoni di autoricambi sembrano aver battuto palmo a palmo la Padovana, con auto sventrate e saccheggiate da Albignasego a Selvazzano, da Cadoneghe a Noventa.

Nel mirino sono finite soprattutto auto di fascia alta, Audi, Mercedes, Porsche e Bmw, alleggerite di navigatori, computer di bordo, centralina elettrica, batteria, ma anche fanali e volante, sventrando completamente il cruscotto. Il “boccone” più gettonato ultimamente però, sembrano proprio essere i cerchi in lega di auto di medio lusso, rivenduti poi anche a mille euro l’uno, spesso all’estero ma non solo. Un serie impressionante di colpi, tanto che il comandante provinciale dei carabinieri di Padova Michele Cucuglielli ha ammesso che negli ultimi tempi c’è stata una recrudescenza: «I ladri non si accontentano di agire su strada, ma entrano anche nei cortili. Dai dati che abbiamo è probabile che siano bande ben organizzate e di furti su commissione.


MERCATO FLORIDO
Il mercato dei pezzi di ricambio di questo tipo di auto di lusso è molto florido nell’Est Europa. Ma con il Covid e poi con la crisi economica e con la guerra, siamo in un momento in cui c’è poco approvvigionamento, ci vogliono anche mesi per ottenerli nel mercato “legale”, dunque, i pezzi di ricambio, in particolare quelli ad alta tecnologia, costituiscono materiale pregiato per il mercato nero». Con un’indagine che da agosto 2021 si è conclusa lo scorso giugno, i carabinieri polesani hanno sgominato una banda composta da quattro uomini ed una donna, tutti di etnia rom, accusata di aver saccheggiato le marmitte di auto nuove e meno nuove di Rovigo e provincia, ma anche in quelle limitrofe di Venezia, Ferrara, Padova e Bologna, fino a quando non sono stati arrestati. In questo caso, però, ad interessare i predoni non erano tanto le marmitte in sé, quanto il prezioso palladio contenuto all’interno.


I PRECEDENTI
Gli ultimi raid sistematici di pezzi di ricambio a Rovigo risalgono al novembre 2019, quando furono saccheggiate due Audi, una Q5 parcheggiata in viale Verona, razziata di blocco fari, paraurti e blocco airbag, e una Audi A4, poco distante dallo stadio Battaglini, dalla quale sono stati prelevati invece volante, gruppi ottici e sempre il blocco airbag. Nel settembre di un anno prima erano state sventrate due Bmw Serie 4, una in via Montenero e una in Città Giardino. Nel luglio precedente, invece era stata la volta di due Audi A6 una parcheggiata in via Santonevri, l’altra in via Ramelli. Colpi mirati anche quelli del febbraio 2018 ad una Audi A4 Tdi, a San Pio X, e ad una Mercedes Classe A, a Sarzano. A ottobre 2017, invece, erano state “mutilate” altre due Bmw Serie 4, parcheggiate in pieno centro, una in via Baroni, l’altra addirittura in Corso del Popolo.

Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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