Al Deltablues la ricetta musicale di Joe Bastianich che mette anche la maglia del rugby Rovigo

Domenica 10 Luglio 2022 di Nicola Astolfi
Joe Bastianich e La terza classe sul palco del Deltablues (foto N. Politi)

ROVIGO -  Napoletani che fanno musica americana, con un cantante americano che ha radici nell’Istria italiana: il risultato è il concerto che a Joe Bastianich & La terza classe ha fatto conquistare venerdì il Deltablues al Censer di Rovigo. Non che il festival blues del Polesine sia terra di conquista come il Far West, ma l’entusiasmo del pubblico - superiore alle ridotte presenze - era palpabile davanti a una ricetta musicale preparata con gli ingredienti della tradizione (bluegrass e country in grandi quantità), blues (quanto basta) e West Coast anni settanta. La band napoletana e l’imprenditore e personaggio tv, noto al pubblico per MasterChef, hanno pubblicato il 24 giugno il primo album, “Good morning Italia”: un disco fatto di passione, gioia e amicizia, che la musica sul palco rende ancora più evidenti.

GOOD MORNIG ITALIA

Bastianich e i La terza classe s’erano conosciuti nel 2013: lui percorreva le strade di Napoli per le riprese del programma tv “On the road”, loro stavano suonando da buskers. Trovare all’ombra del Maschio Angioino banjo, armonica, chitarra acustica, contrabbasso e percussioni e fare scintille con la musica degli immigrati scozzesi e irlandesi in America aveva lasciato il segno al “restaurant man”. Già l’inizio del concerto, affidato al banjo di Michelangelo Bencivenga per aprire la strada all’armonica di Alfredo d’Ecclesiis, al drumming danzante di Enrico Catanzariti affiancato da Rolando Maraviglia al contrabbasso e Pierpalolo Provenzano alla chitarra, ha mostrato - tra brani della tradizione e originali - un orizzonte di musica per spensierate giornate di sole. Dove possono arrivare nuvole e temporali, raccontati in canzoni come “This good man”, “Lay me down” e “Beautiful bird”, scritte da Bastianich quasi come una colonna sonora personale.
Salito sul palco con cappello da “uomo Del Monte” - e quello originale avrebbe detto “Sì” alla qualità della musica ascoltata al Deltablues -, the restaurant man dopo un set di 16 brani ha salutato il pubblico indossando la maglia numero 8 del capitano della FemiCz Rugby Rovigo Delta, Matteo Ferro: «These are very campioni», ha detto - a proposito dei colori rossoblù - nel suo italo-americano, dopo che prima aveva già confessato con sense of humour: «Ho fatto una carriera parlando italiano male: perché fermarmi ora?».

BLUES WOMAN SCHORR

In apertura di serata, applausi per la Sari Schorr band: la cantante americana è una vera blues woman con una voce perfetta per il rock anni ‘80, e con il gruppo guidato dal virtuoso della chitarra Ash Wilson ha offerto canzoni alle quali grinta e classe non mancano, mentre l’originalità resta confinata negli episodi dove i battiti per minuto rallentano, come la splendida “Back to LA”. 

Ultimo aggiornamento: 08:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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