Morti a New York, dieci giorni per rimpatriare il corpo di Nogaris, tempi più lunghi per le ceneri di Picelli

Domenica 28 Agosto 2022 di Alessandro Garbo
Luca Nogaris

ROVIGO - Mentre pare che in ci vorranno una decina di giorni per far arrivare in Italia il corpo di Luca Nogaris, si allungano i tempi per riportare in Italia le ceneri di Alessio Picelli, che parevano più corti. La famiglia del giovane, morto a New York in circostanze ancora da chiarire insieme all'amico e socio Luca Nogaris, ha scelto di far cremare il corpo e le procedure erano già state avviate la scorsa settimana.

Tuttavia alcuni problemi burocratici hanno rallentato la procedura, come spiega il padre Lauro Picelli: «La nostra famiglia ha avuto questa mattina (ieri, ndr) un incontro con il Comune di Rovigo che si sta interessando alla vicenda, attraverso gli appositi uffici. C'è stato un primo ritardo nella trasmissione dei documenti, dovuto a un errore commesso in America. Adesso si è mossa l'amministrazione comunale, abbiamo fornito il numero dell'ambasciata e ora cominciano ad arrivare i documenti corretti. Per il rimpatrio delle ceneri, però, dobbiamo ancora aspettare».


INCHIESTA IN ITALIA
C'è stato un risvolto giudiziario nella vicenda che riguarda il dramma dei due polesani, ritrovati senza vita il 14 agosto in un appartamento di New York. I pm di Roma hanno aperto una indagine in relazione alla morte dei rodigini. Entrambi si trovavano negli Stati Uniti per questioni di lavoro e i corpi sono stati ritrovati da un terzo socio, rientrato in Italia dopo aver risposto alle domande degli inquirenti. Secondo l'ipotesi formulata dalla polizia newyorchese, il decesso sarebbe legato all'uso di sostanze stupefacenti, ma le famiglie non hanno creduto a questa versione. Il procedimento avviato a piazzale Clodio, coordinato dal sostituto Gianfederica Dito, è al momento contro ignoti. Si procede per il reato di morte come conseguenza di altro reato e violazione della legge sugli stupefacenti. Nell'incartamento, inoltre, finiranno i risultati delle autopsie svolte al Queens hospital center. Le famiglie rimangono in attesa per conoscere con esattezza le cause della morte.


L'AIUTO
Sta proseguendo, intanto, la raccolta fondi avviata da Posse Rossoblù (tifoseria organizzata del rugby), esercizi commerciali e privati cittadini per aiutare i genitori di Luca Nogaris e l'ex moglie Stefania Zambon a riportare in Italia la salma del 39enne. L'appello è sempre presente sui social degli amici: Continua la raccolta fondi per riportare a casa la salma di Luca Nogaris alla Pizzeria Terzo Tempo, al Bar Barrique, alla Pizzeria da Nino sull'Iban dedicato Banca Reale IT13G0313811700000013399696 intestato a: Stefania Zambon. La raccolta fondi ha finora superato i 1.400 euro. Parallelamente, continua la raccolta avviata sulla piattaforma online Gofundme e dato aggiornato a ieri pomeriggio alle 18.30, nel sito ci sono state 22 donazioni per un totale di 870 euro. I genitori di Alessio Picelli, invece, hanno scelto di far cremare il corpo, rispettando la volontà della moglie Evelyn Miglioli.
Gli esiti delle autopsie potrebbero arrivare la prossima settimana, poi saranno definiti anche i tempi del rimpatrio della salma di Luca Nogaris e delle ceneri di Alessio Picelli. Tra le novità proposte dalla tifoseria organizzata Posse Rossoblù, in vista della nuova stagione rugbistica, l'iniziativa chiamata Riportiamo Luca Nogaris a casa dei suoi cari, per aiutare in maniera concreta la famiglia del 39enne, (il fratello Enrico è uno degli animatori della tifoseria organizzata) ad affrontare l'esborso economico.

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