Il caso Iras. Zaia: «È stata intrapresa la strada giusta per il salvataggio»

Martedì 15 Marzo 2022 di Francesco Campi
Il caso Iras. Zaia: «È stata intrapresa la strada giusta per il salvataggio»

ROVIGO - «Luca Zaia, Ragioniamoci su anche per l'Iras...

ma in fretta»: con questo striscione venato di ironia ieri, il presidente della Regione è stato accolto all'ingresso del Salone del Grano da una rappresentanza di lavoratori e sindacalisti che hanno voluto evidenziare con questo flash mob la preoccupazione per le vicende della casa di riposo rodigina. E Zaia ci ha davvero ragionato su, insieme a loro, rassicurando tutti: «La peggiore delle ipotesi non è nemmeno da immaginare», ha detto nell'incontro che, dopo un veloce saluto ai lavoratori, ha di buon grado accettato di tenere, in una stanza al primo piano della Camera di Commercio, con i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Davide Benazzo, Franco Maisto e Cristiano Pavarin, prima della presentazione del suo libro.


RASSICURAZIONE

Al termine della presentazione è poi tornato sull'argomento: «Per me è fondamentale che venga approvato un buon piano industriale e che si salvi l'occupazione, ci sono oltre 200 lavoratori, e dall'altro il servizio, con tutto il tema degli ospiti e della cura degli anziani».
Sono stati gli stessi sindacalisti, dopo l'incontro, a mostrarsi ottimisti per l'esito del breve confronto. «Ha mostrato di conoscere già la questione ed è stato estremamente cordiale e tranquillizzante riferiscono È stato perentorio nelle sue rassicurazioni verso i lavoratori e ci ha detto che c'è già in calendario, la prossima settimana, un incontro fra l'assessore alla Sanità e sociale Manuela Lanzarin ed il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo. E si è fatto garante di organizzare al più presto anche un incontro fra l'assessore ed i rappresentanti dei sindacati, dopo che l'audizione in V commissione è slittata e non è ancora stata calendarizzata».


SOLUZIONE VICINA

Oltre a respingere l'ipotesi di una messa in liquidazione dell'Iras, Zaia si è anche sbilanciato su quale sia la situazione del confronto che sta andando avanti, non senza difficoltà fra il commissario straordinario dell'Iras, Enzo Zanon, terzo commissario nominato dalla Regione dal 2016 proprio per fronteggiare i problemi economici dell'ente, ed il sindaco di Rovigo. «Sul problema del piano industriale - riferiscono ancora i sindacalisti ha detto che si dovrebbe essere vicini a trovare una soluzione perché è stata intrapresa la giusta strada con un impegno più concreto da parte del Comune, che è pur sempre il proprietario di Casa Serena».
Del resto, proprio la scorsa settimana il sindaco ha riferito di un incontro con il commissario, nel quale nel quale si sarebbero aperti degli spiragli che lo stesso primo cittadino ha valutato ottimisticamente: «Abbiamo discusso alcune proposte e, in effetti, qualcuna potrebbe avere degli sviluppi», aveva sottolineato, senza però, come di consueto, sbottonarsi più di tanto sui dettagli. Il fatto è che, in ogni caso, lo stallo che perdura da settimane, dietro le quinte sembrerebbe essere stato superato.


NODO DEBITI

Il nodo, ormai ben noto, è la pesante situazione debitoria dell'Iras legata ai mutui contratti per i lavori di manutenzione eseguiti su Casa Serena in base alla convenzione del 2003 già a più riprese definita capestro. Una strada era stata trovata nella restituzione del 45% di Casa Serena al Comune, tuttavia secondo una perizia Palazzo Nodari può arrivare a versare ad Iras 600mila euro quale contributo per le spese sostenute per gli interventi in quella parte dell'edificio. Troppo poco secondo il commissario Zanon che, nel consiglio comunale aperto del 17 febbraio ha messo anche una data di scadenza: la fine del mese. Ma le rassicurazioni arrivate ieri da Zaia, dopo quelle di Gaffeo, sembrano gettare acqua sul fuoco dei timori.
 

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