Iras, ancora nessun accordo, ma riparte il dialogo Regione-Comune per salvarlo

Venerdì 10 Marzo 2023 di Francesco Campi
Una precedente riunione in prefettura sull'Iras

ROVIGO - Sull’Iras il dialogo sembra essere ripreso. Questo non vuol dire che la soluzione dell’intricata vicenda sia più vicina, anche perché visti i ripetuti, a volte del tutto inattesi e quasi sempre sorprendenti colpi di scena, nessuno si vuole più sbilanciare, in un senso o nell’altro. E l’incontro di ieri pomeriggio in prefettura non è stato decisivo. Né in un senso, né nell’altro. Sicuramente non una fumata bianca. Ma per il momento, nemmeno una fumata nera. A meno che tutto non stia per sfumare e si stia cercando di evitare che le parti soffino sul fuoco.
In ogni caso, tutto è stato aggiornato a un nuovo incontro all’inizio della prossima settimana. Incontro che quello sì, almeno nelle intenzioni dovrebbe, essere decisivo. Nel bene o nel male. Detto in altre parole, o si arriva alla definizione finale della bozza d’accordo e ci si prepara alla firma, oppure tutto salta, sia il salvataggio dell’Iras, sia la trasformazione di Casa Serena.

Quale dei due piatti della bilancia penda in questo momento, nessuno lo dice. L’unico dato di fatto certo è che ieri pomeriggio, intorno a un tavolo, convocati dal prefetto Clemente Di Nuzzo, insieme al vicario Rosa Correale e al capo di Gabinetto Fabrizio Cesarino, si sono seduti per circa due ore l’assessore regionale a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, il commissario straordinario dell’Iras Tiziana Stella, il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo, il segretario comunale Andrea Ballarin, oltre all’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Nodari Giuseppe Favaretto, il direttore generale dell’Ulss 5 Patrizia Simionato, il direttore dei Servizi sociosanitari dell’azienda sanitaria polesana Marcello Mazzo, nonché il presidente dell’Ater Guglielmo Ferrarese. Ovvero, i rappresentanti di tutti gli enti chiamati a giocare un ruolo nella salvezza dell’Iras e nella rinascita di Casa Serena secondo quanto previsto dalla bozza di accordo di programma.

DISTENSIONI
Già questo sembra essere un segnale importante, visto quanto burrascosi erano stati gli ultimi giorni dal punto di vista dei rapporti reciproci. Non solo, ma anche i toni, a dispetto delle previsioni più fosche, sono stati sicuramente più distesi rispetto a quelli dell’ultimo incontro del 23 febbraio scorso, quando il clima era stato infuocato. Non a caso, alla fine dell’incontro, il sindaco Gaffeo, pur non volendo dichiarare nulla, ha commentato sorridendo: «Come è andata? Beh, la presenza di tutte le parti al tavolo qualcosa vorrà pur dire». Più sibilline le parole dell’assessore Lanzarin, anche lei uscita dalla Prefettura senza voler rilasciare commenti sull’incontro, che sempre con un sorriso sulle labbra, si è lasciata sfuggire: «Dialogo ripartito? Vedremo». Troppo poco per capire davvero se e quanto l’incontro di ieri abbia permesso di fare passi avanti per la chiusura della lunga ed estenuante vicenda.
Una settimana fa, proprio l’assessore Lanzarin aveva rimarcato in una nota come «la situazione dell’Iras si fa ogni giorno più complessa, un’ulteriore ingiunzione di oltre 400mila euro è stata notificata da parte dell’Enel e il commissario vede ogni giorno peggiorare la situazione gestionale dell’ente. Purtroppo, a un passo dall’accordo con il Comune di Rovigo, il sindaco ha ritenuto di ricorrere contro un decreto del commissario e contro la deliberazione regionale con la quale veniva garantito un intervento di finanza straordinaria, un’anticipazione ponte che avrebbe permesso all’Iras di sanare il debito attraverso un accordo con i creditori con l’adempimento delle complesse previsioni del piano di risanamento predisposto dal commissario regionale. Invito i rappresentanti politici e l’amministrazione di Rovigo a fare la loro parte. Prendo atto della nota arrivata dal prefetto e dell’ennesimo tentativo di riconvocare il tavolo con la speranza ognuno degli attori interessati faccia la propria parte, con un obiettivo unico e comune: il salvataggio dell’Iras con al centro i 280 ospiti e i 200 lavoratori».

Ultimo aggiornamento: 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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