Dalla Cina all'Italia per studiare la lirica, il sogno spezzato di Liu: morto a 26 anni investito sulle strisce

Giovedì 7 Ottobre 2021 di Francesco Campi
Ragazzo falciato e ucciso sulle strisce pedonali
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ROVIGO - Liu Guozhi aveva solo 26 anni ed era arrivato a Rovigo con la speranza di riuscire a fare della sua passione per la musica e per il canto la propria professione. Era riuscito ad entrare al Conservatorio Venezze ed era al secondo anno dell’insegnamento triennale di Musica vocale da camera. Ma la sua vita ed i suoi sogni si sono spezzati nelle prime ore di martedì 5 ottobre, quando si è spento all’ospedale di Rovigo, dove era stato portato in condizioni disperate una settimana prima, dopo che era stato investito da un suv Toyota mentre attraversava sulle strisce pedonali. Il gravissimo incidente è avvenuto attorno alle 17.30 del 28 settembre in uno snodo particolarmente delicato della viabilità cittadina, ovvero sulle zebre di via Dante Alighieri, la strada dove si trova la sede di Asm Set, ad un passo dalla rotatoria fra viale Porta Adige e viale della Pace, da tutti ancora chiamata rotatoria “da Romano”, in ricordo dell’omonimo albergo che si affacciava sull’incrocio. La persona che era al volante dell’auto, che avrebbe riferito di aver visto il pedone solo all’ultimo istante perché in quel momento, in quel punto, il sole radente l’aveva accecata, si è subito fermata per prestare soccorso e, sotto choc, insieme a quanti sono accorsi, ha cercato di capire le condizioni dell’investito ed ha immediatamente chiamato il 118. Nel giro di pochissimo è quindi intervenuto il personale del Suem che, vista la serietà delle condizioni del ferito, che oltre all’urto con l’auto era stato violentemente sbalzato a terra, battendo la testa e il volto, ha stabilizzate il giovane cinese e lo ha portato a sirene spiegate all’ospedale di Rovigo, dove è entrato in codice rosso, quello di massima gravità, venendo ricoverato in Rianimazione in prognosi riservata. Purtroppo, nonostante le cure prestate, lo studente asiatico non ce l’ha fatta. Troppo gravi le lesioni che aveva riportato.

LE INDAGINI 
La sua identificazione, sulle prime, si era rivelata particolarmente difficile, date le circostanze e visto che non erano stati rinvenuti documenti. Solo in un secondo momento era stato poi accertato che si trattava dello studente del Conservatorio, che viveva poco distante dal punto dell’incidente. Anche i rilievi, eseguiti dalla Polizia locale, non si erano rivelati facili, visto che in quel momento, in quel delicato snodo, il traffico era sostenuto, e sono andati avanti fin oltre l’imbrunire. Ora per il conducente della Toyota, che inizialmente era stato indagato per lesioni stradali, l’ipotesi di reato muta in quella di omicidio stradale.


 

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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