​Organico dimezzato e zero assunzioni, allarme all’Inps di Rovigo

Sabato 11 Febbraio 2023 di Elisa Barion
Un ufficio dell'Inps

ROVIGO - Zero assunzioni negli ultimi 23 anni e personale dimezzato nel giro di dieci anni: se non una lenta agonia, poco ci manca. Quella della sede Inps di Rovigo è una vera e propria emorragia di lavoratori a cui nessuno, nel corso del tempo, ha posto un rimedio lasciando i cittadini dell’intero territorio provinciale impoveriti di un servizio fondamentale. E proprio la carenza di organico è la principale criticità che il nuovo direttore di Rovigo, Marco De Sabbata, si troverà a gestire. 


LA SITUAZIONE 
Lunedì scorso De Sabbata ha ricevuto il benvenuto da parte del Comitato provinciale Inps che si è riunito nella sede di piazza Cervi ed è subito stato messo di fronte al problema: «La carenza di organico del personale presente nella sede di Rovigo – spiega la presidente del Comitato Nicoletta Biancardi - rischia di non garantire più qualità ed efficienza delle assistenze e prestazioni ai cittadini, imprese e lavoratori fino ad oggi mantenute». Dal 2000 all’Inps di Rovigo sono state fatte zero assunzioni. Nel 2014, anno di incorporazione dell’Inpdap nell’Inps, il personale in servizio nella sede provinciale Inps di Rovigo era di 120 unità e quello in servizio alla direzione provinciale dell’Inpdap era di 20 unità per un totale complessivo di 140 dipendenti. Dal 1° gennaio 2023 la dotazione organica della sede provinciale di Rovigo è di 82 unità e sono previsti pensionamenti nel corso del 2023 di almeno 5 unità amministrative di cui 2 medici legali strutturati. 
«Da sottolineare – commenta Biancardi - che in questi anni sono andati in pensione molti funzionari e operatori esperti, memorie storiche dell’istituto, con un bagaglio di conoscenze e competenze molto preziose. A volte un solo dipendente presiede una o più linee di produzione tenendo conto anche dell’aumento di prodotti da gestire dalla pandemia in poi, come pure le modalità di lavorazione. Nel 2019 non vi è stato alcun un inserimento di nuovo personale nella direzione provinciale Inps di Rovigo a chiusura della fase pubblica concorsuale, mirata al reclutamento di nuove unità professionali da immettere nell’organico dell’istituto, mentre a livello regionale sono stati assunti a tempo indeterminato nelle sei province 263 persone, quindi a Rovigo nessuna assunzione e mancanza di ricambio generazionale». Il capoluogo polesano, dunque, ancora una volta è stato tagliato fuori dal resto del Veneto e poco, anzi, per nulla considerato. 
Da qui la decisione del Comitato provinciale: «Portare a conoscenza tutti i cittadini – rimarca la presidente - e i livelli superiori dell’istituto, dal regionale al nazionale, della situazione critica legata alla mancanza di personale e professionalità che faticano a garantire in tempi brevi diritti e tutele sociali che le persone hanno» perché «finora si è resistito grazie all’impegno del personale rimasto che ringraziamo per lo spirito di completo servizio e totale dedizione alla comunità territoriale di riferimento e l’elevata sensibilità sociale dimostrata» ma con i nuovi pensionamenti la situazione è destinata a peggiorare.

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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