Influenza, in arrivo il picco stagionale: corsa alle vaccinazioni in Polesine

Giovedì 3 Gennaio 2019
Influenza, in arrivo il picco stagionale: corsa alle vaccinazioni in Polesine
ROVIGO - «La campagna antinfluenzale sta andando molto bene. Evidentemente la gente ha capito l’importanza di vaccinarsi». Francesco Noce, presidente dell’Ordine provinciale dei Medici, si dice molto soddisfatto dell’attività di prevenzione. «Il Polesine dovrebbe raggiungere la soglia del 75% di vaccinazioni, che è il target minimo, come indicato nel Piano nazionale della Prevenzione Vaccinale, anche se l’ideale sarebbe arrivare al 95% della popolazione fragile, per ridurre drasticamente il rischio di malattia, ospedalizzazione, casi gravi mortali e il rischio di trasmissione di infezione.   Stanno rispondendo molto bene gli ultra 65enni, ma anche quanti hanno malattie croniche - sottolinea Noce - Quest’anno la Regione ha fornito un vaccino quadrivalente, con due ceppi virali di tipo A e due di tipo B. Il picco dell’influenza è previsto per metà gennaio. Vorrei precisare che l’influenza non deve essere affatto confusa con sintomi parainfluenzali, quali tosse e raffreddore. Abbiamo a che fare con qualcosa di più serio, che può portare a broncopolmoniti o encefaliti. Un cardiopatico che si vaccina può scongiurare il rischio di infarti acuti».
SLOGAN DI SUCCESSO
Lo slogan scelto da Ulss 5 Polesana è “Influenza 2018: vaccinarsi è salute. Corri dal tuo medico di base, un vaccino salva la vita”. L’azienda sanitaria polesana ha messo a disposizione 60mila dosi di vaccino. Chi vuole vaccinarsi può rivolgersi al proprio medico di base. «C’è tempo fino al 10 gennaio - prosegue Noce - Visto che il vaccino impiega 10-15 giorni per agire in pieno. Mi preme evidenziare che mai come quest’anno si sia avuta una così massiccia adesione dei pazienti, nonostante il persistere della campagna denigratoria dei no-vax, i quali stanno proseguendo nel sostenere la loro contrarietà all’uso dei vaccini, anche con manifesti. Le ultime bufale messe in giro parlano di metalli all’interno dei vaccini, dopo le analisi a cura di un “laboratorio fantasma”. Come Ordine regionale, se dovessimo constatare che si tratta dell’ennesima bufala presenteremo querela per diffamazione, anche per salvaguardare la salute del cittadino».
LA STATISTICA
Nel corso del 2017-2018, il 15% della popolazione italiana, pari a 9 milioni di persone, è stato colpito dal virus influenzale. Quest’anno il virus sembra essere molto aggressivo. Le classi di età pediatrica 0-14 anni sono quelle dove si è riscontrata una crescita esponenziale dei casi, con tassi particolarmente elevati nelle classi 0-4 anni. In Veneto lo scorso anno sono avvenuti ben 10 decessi per influenza e il tasso di ospedalizzazione è cresciuto rispetto agli anni precedenti, a significare che le forme gravi e complicate di malattia sono aumentate. Rispetto agli anni precedenti la vaccinazione è in lenta ripresa e, a livello regionale, ha interessato in media il 55% della popolazione anziana. Nella nostra provincia un anno fa si è vaccinato il 64,5% delle persone con più di 65 anni.
Il vaccino è gratuito per gli over 65; bambini e adulti affetti da patologie croniche, cardiovascolari, respiratorie, renali, diabete; donatori di sangue; forze dell’ordine, vigili del fuoco, polizia locale, insegnanti; donne nel terzo trimestre di gravidanza; personale sanitario. «Anche i nostri pediatri stanno svolgendo un ottimo lavoro, nell’ottica di promuovere l’utilizzo del vaccino tra donne gravide e bambini sopra i tre mesi. Si stanno però vaccinando anche persone che non rientrano nelle fasce a rischio, recandosi in farmacia, acquistando il vaccino a 10 euro, per poi farselo somministrare dal medico di base». Restano dunque poco più di dieci giorni per potersi vaccinare in tempo. Per chi non lo avesse già fatto, può farlo dal proprio medico oppure nell’ambulatorio di igiene e profilassi dell’Ulss 5 Polesana.
Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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