Infermieri, accordi con le Università per incrementarli

Giovedì 12 Maggio 2022 di Francesco Campi
Infermieri, accordi con le Università per incrementarli

ROVIGO - Lodati come angeli nel momento più nero della pandemia, oggi quasi dimenticati, gli infermieri continuano senza sosta a svolgere il loro prezioso ed insostituibile lavoro e oggi si celebra la Giornata internazionale dell'infermiere, figura professionale che, in questo momento è particolarmente richiesta per una diffusa carenza negli organici, soprattutto nel privato. Non a caso l'Ulss Polesana, per l'occasione, rimarca che «è in programma un accordo con i due Atenei di Padova e Ferrara per ampliare il numero delle iscrizioni ai due corsi di laurea in Infermieristica: nel riconoscere fortemente l'articolato e virtuoso apporto di questo profilo professionale, l'azienda accoglie al suo interno due corsi di laurea promossi rispettivamente dall'Ateneo di Ferrara, con sede presso l'Ospedale di Adria, e dall'Ateneo di Padova, con sede presso la Cittadella Socio Sanitaria di Rovigo.

Sono 456 gli studenti dei Corsi di laurea in Scienze infermieristiche, frequentanti il triennio accademico, che si formeranno in Azienda».

Senza infermieri il rischio di mortalità aumenta del 30%


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Sul tema della domanda superiore all'offerta si sofferma anche il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Rovigo Denis Piombo: «Dobbiamo essere in grado di trarre da quella che ormai tutti definiscono una emergenza infermieristica la forza e l'indicazione per un riposizionamento verso l'alto della nostra professione. Questi anni di pandemia hanno esacerbato una situazione già precaria in termini di fabbisogno di personale. I numeri non sono sinonimo di qualità ma adesso serve lavorare sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo. È necessario rendere attrattiva la professione infermieristica compiendo scelte coraggiose, lasciando alle spalle consuetudini e sistemi anacronistici, adottando una visione che guardi alla prospettiva del domani. Senza infermieri il rischio di mortalità aumenta del 30%. Senza infermieri non c'è prossimità. Senza infermieri il nostro servizio sanitario non cresce. Ogni singolo professionista è fondamentale».


LA PANDEMIA


Come tutte le realtà italiane anche Rovigo ha vissuto un momento sanitario e sociale drammatico, «ma gli infermieri sono stati un punto di riferimento, dentro e fuori dagli ospedali, nelle residenze per gli anziani, quanto mai in crisi per l'assenza di personale, nei territori: la pandemia ci ha colpiti, come cittadini e come professionisti, ma siamo riusciti a resistere e rialzarci grazie alla nostra preparazione e alla nostra professionalità. Una professionalità che merita il giusto rispetto e riconoscimento sociale ma anche economico e di prospettive di carriera. È arrivato il momento di investire sulle risorse: gli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza vanno anche nel senso di riorganizzare, aggiornare e ridisegnare il sistema sanitario nazionale e qualunque investimento non può prescindere dal fattore più determinante in sanità, il capitale umano».

Per l'azienda rappresentano un patrimonio di professionalità, impegno, dedizione


L'ORDINE


In questo momento gli infermieri iscritti all'Ordine rodigino sono 2.112. Sono invece 1.347 gli infermieri che attualmente lavorano per l'Ulss Polesana nei diversi servizi ospedalieri, territoriali e della prevenzione. Un numero cresciuto negli ultimi mesi grazie alla massiccia campagna di assunzioni. Solo il mese scorso è stata deliberata l'assunzione di 90 infermieri, dopo che fra agosto e settembre ne erano stati assunti altri 44. Un aspetto evidenziato dal direttore generale dell'Ulss Polesana Patrizia Simionato, che per l'occasione rinnova «il ringraziamento ai nostri professionisti, che ogni giorno lavorano in maniera consapevole, autonoma e responsabile, promuovendo la cultura del prendersi cura, dell'accoglienza e della sicurezza dei pazienti. Per l'azienda rappresentano un patrimonio di professionalità, impegno, dedizione». Il direttore sanitario dell'Ulss Polesana Alberto Rigo, rimarca come «la prevenzione delle malattie, l'assistenza di persone malate e con disabilità l'educazione terapeutica, lo studio, ricerca e la didattica sono solo alcuni degli ambiti in cui l'infermiere svolge la sua attività».

Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA