Infarto mentre pesca vongole in laguna: Angiolino muore a 69 anni

Lunedì 6 Febbraio 2023 di Francesco Campi
In una settimana due pescatori sono morti per un attacco cardiaco durante la raccolta di vongole nella Sacca di Scardovari

PORTO TOLLE  - La Sacca di Scardovari è stata colpita da un nuovo lutto ad una settimana esatta dalla morte di Luigi Mancin, spentosi a 57 anni. Ieri mattina, si è spezzata la vita di Angiolino Benatti, mentre era intento a pescare. Una vita passata in mare, prima sui pescherecci, come il padre e insieme al fratello Giovanni, poi in laguna, con la “conversione” alle vongole. Avrebbe compiuto 70 anni il 15 maggio prossimo. A dispetto del nome, era un omone grande e grosso, ma un uomo buono, che si lamentava poco e lavorava tanto. Era socio della Cooperativa pescatori Delta Padano, come Luigi Mancin. Anche ieri, come il lunedì precedente, la mattinata di pesca si è aperta subito dopo il sorgere del sole, alle 7.30. Benatti, però, verso le 8.30, quando si stava avvicinando l’orario di interrompere per tornare al pontile, ha iniziato ad accusare un malore. Un attacco di cuore. Già in passato aveva avuto problemi cardiaci, tanto da aver subito anche un intervento. Questo, però, non lo aveva tenuto lontano dalla pesca. Il mare era la sua vita e in mare, seppur in laguna, la sua vita si è conclusa.

DAVANTI ALLA MOGLIE

Tutto ciò nonostante il disperato tentativo dei compagni di salvarlo. Insieme a lui sulla barca c’era la moglie Annamaria, che ha chiamato aiuto: i colleghi che si trovavano nella Sacca si sono subito attivati. Uno è salito sulla barca di Angiolino e, a tutta velocità, l’ha portata al punto di sbarco a Santa Giulia dove al pescatore è stato praticato un massaggio cardiaco. Nel frattempo era già partita la chiamata al 118. Ma quando il medico è arrivato sul posto, ormai non c’era più nulla da fare, se non constatare l’avvenuto decesso.

DOPPIO LUTTO

«Un doppio colpo pesante, una tristissima coincidenza», commenta con dolore il presidente della Cooperativa pescatori Delta Padano, Paolo Mancin, per tutti “il Tedesco”. «In una settimana abbiamo perso con le stesse modalità due soci, due amici, due persone che facevano parte della nostra comunità. La nostra è una grande famiglia e cercheremo di stare vicini ai suoi familiari e di aiutarli come facciamo sempre fra di noi. Ma questa è davvero una botta pesante». Una botta che scalfisce anche le “corazze” dei pescatori di Scardovari, abituati ad affrontare di tutto. Due morti così ravvicinate e così simili, però, sono come un pugno allo stomaco.

ATTACCATO AL LAVORO

Benatti che era nato a Porto Tolle, ma viveva a Oca Marina, nel comune di Taglio di Po, lascia la moglie Annamaria ed il figlio Walter.

La sua è stata una morte per cause naturali. Ma, come quella di Luigi Mancin, una morte sul lavoro, un lavoro al quale era attaccato e che faceva con passione. «Era socio da una vita – ricorda il presidente – saranno più di 60 anni. Da ragazzo andava in mare, sui pescherecci con il papà e il fratello. Poi si sono dati alle vongole. Anche lui come Luigi aveva già avuto problemi di cuore, avevano tutti e due il pacemaker. Ma continuavano a venire in Sacca, ogni giorno. Noi siamo fatti così, siamo testardi. Forse anche il freddo di questi giorni ha fatto la propria parte. Forse non sarebbe dovuto uscire, ma non ci vogliamo mai fermare. Angiolino era un uomo possente, un gran lavoratore. Uno di noi».


 

Ultimo aggiornamento: 21:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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