Infarto in canonica: don Claudio muore mentre prepara l'omelia della ripartenza

Domenica 24 Maggio 2020 di Ilaria Bellucco
don Claudio Ghirardello
TRECENTA - È morto a 67 anni don Claudio Ghirardello, stroncato da un malore nel giorno in cui si preparava a riaprire ai fedeli le porte della chiesa di San Giorgio. L'arciprete di Trecenta e parroco di Pissatola e di Sariano se n'è andato ieri mattina, stroncato probabilmente da un infarto mentre si trovava alla scrivania del suo studio. A fare la drammatica scoperta è stato il suo collaboratore, che come sempre era passato in canonica per dare una mano al parroco, anche in vista della riapertura delle funzioni religiose alla partecipazione dei fedeli dopo la quarantena causata dal covid 19. Immediatamente ha dato l'allarme, e sul posto per le necessarie verifiche si sono recati i Carabinieri della stazione di Trecenta e la Polizia locale. Una tragica, improvvisa scomparsa quella di don Claudio, che oltre alle comunità di fedeli delle tre parrocchie di cui era pastore lascia i fratelli Vittorino e Suor Teresina, i nipoti e i cugini. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti sacerdoti e religiosi della Diocesi, a cominciare dal vescovo Pierantonio Pavanello che esprime cordoglio ai familiari e ai parrocchiani, e tutte le comunità parrocchiali in cui il sacerdote ha prestato servizio in 41 anni di ministero, in primis quella di Trecenta in cui era arrivato nel 2018 (un ritorno dopo tanti anni, perché era stato cappellano di don Vittorio Zanca fino al 1996 e poi parroco di Crocetta e Pissatola per due anni) e quella di Pontecchio Polesine che ha guidato per ben 22 anni. 
COMUNITÀ IN LUTTO
Dopo l'ordinazione sacerdotale il 24 giugno 1978, don Ghirardello è stato prima cappellano a Rovigo (San Bortolo, Commenda, San Francesco) e a Trecenta, poi parroco di Crocetta e Pissatola, arciprete di Pontecchio per 22 anni e infine arciprete di Trecenta e parroco di Pissatola e Sariano dall'ottobre 2018. Grande il dolore di parrocchiani ed ex parrocchiani ricordandone la grande vitalità, il dinamismo, la schiettezza e il carattere forte, la passione per il canto e la storia.
Arrivato un anno e mezzo fa a Trecenta, ha innovato sia nella celebrazione delle funzioni religiose sia nella sistemazione della chiesa di San Giorgio, ridando luce all'antico battistero. Durante l'emergenza sanitaria, non potendo accogliere i fedeli nelle navate, ha celebrato le messe da solo diffondendone l'audio tramite gli altoparlanti collocati sul campanile, per consentire di partecipare alla preghiera pur restando in casa. Ora che finalmente le funzioni religiose potevano riprendere, per tutta la settimana don Claudio ha lavorato per preparare la chiesa. Purtroppo non ha avuto il tempo di riaccogliere i suoi parrocchiani. Il sindaco Antonio Laruccia è attonito e rattristato. «Era una persona piena di vita, dedicata a mille iniziative e sempre con il sorriso, disponibile e fortemente aperto alle richieste dell'amministrazione ricorda Laruccia - La sua azione pastorale si manifestava anche in attività culturali e di ricerche di archivio, non ultima una meravigliosa mostra di presepi e il canto. La comunità di Trecenta perde un importante punto di riferimento». Le esequie saranno celebrate dal vescovo mercoledì 27 maggio, alle 10, nella chiesa arcipretale di San Giorgio di Trecenta. La salma sarà tumulata nel cimitero di Costa di Rovigo.
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