Incidente con lo scuolabus, il sindaco: «L'autista non dovrebbe più lavorare con i bimbi»

Domenica 9 Febbraio 2020 di Camilla Bovo
Il sindaco Luca Callegaro vicino lo scuolabus

ARQUÀ PETRARCA  - Sollievo e soddisfazione, ma anche dolore e paura per il futuro. All’indomani dell’archiviazione chiesta dal pm padovano Roberto Piccione e accordata dal giudice per le indagini preliminari Claudio Marassi, sono tante le emozioni provate da Deniss Panduru, il 51enne autista romeno che il 17 maggio scorso ebbe un incidente ad Arquà Petrarca alla guida di uno scuolabus, a bordo del quale c’erano 13 alunni delle elementari e delle medie. «Anzitutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno avuto fiducia in me, quelli che hanno capito che quanto accaduto non è stato una mia colpa – commenta emozionato Deniss Panduru –. Ho spiegato a tutti come stavano realmente le cose, ma la verità è che solo in pochi mi hanno ascoltato. Chi l’ha fatto alla fine mi ha dato ragione». Il 51enne è consapevole della gravità di quanto accaduto e del clamore che un incidente con protagonisti tredici bambini (fortunatamente nessuno dei quali ferito seriamente) possa aver avuto anche a livello nazionale. «Cose del genere non dovrebbero mai accadere. – sottolinea – Ma ci tengo a precisare che in trenta anni di guida quello è stato il primo incidente». Il 51enne è però afflitto dalla prospettiva di non riuscire più a trovare un altro lavoro. «Quando ci penso mi sento male. – ammette – Non mi vuole più nessuno, la mia reputazione è rovinata. Se un chiodo si storce, con un martello si può raddrizzare. Ma con la reputazione di un uomo è più difficile. Io ho bisogno di lavorare, devo mantenere la mia famiglia: ho moglie e due figli. Neppure loro sono stati bene dopo quanto accaduto. Soffrivano per tutta la situazione che si era creata. Fortunatamente hanno sempre avuto fiducia in me, come tutti quelli che mi conoscono davvero. Vedete, ho passato i cinquant’anni, il mio carattere è già formato, non lo può cambiare nessuno. Vorrà pur dire qualcosa se prima d’ora non ho mai avuto problemi con la legge. Eppure ora mi trovo in una posizione difficile. E ingiustamente».

Risarcimento
L’avvocato Federico Bardelle, legale di Deniss Panduru, ha fatto sapere che «stiamo valutando l’eventualità di dar vita ad un’azione risarcitoria». Il clamore suscitato dall’incidente del 17 maggio scorso, del resto, ha complicato non poco la vita del 51enne. Eppure, come ha evidenziato il pm Piccione, Panduru ha estratto uno per uno i ragazzi dallo scuolabus incidentato, avendo cura addirittura di recuperare tutti i loro zaini. Dopo averli messi in sicurezza, il 51enne ha atteso l’arrivo dei primi soccorsi, e solo quando ha visto che i piccoli erano vigilati da altri adulti ha deciso di allontanarsi, anche per timore delle reazioni dei primi genitori accorsi sul luogo dell’incidente. Ad Arquà Petrarca, intanto, la notizia dell’archiviazione ha creato stupore e incredulità.

Il primo cittadino
Il sindaco Luca Callegaro interviene in modo deciso. «Nessuno può cancellare il fatto che quello è stato un evento importante. – commenta – Fortunatamente è andato tutto bene, ma rivivo quei momenti ancora con grande ansia. Di fronte a questa decisione mi tocca dare ragione alla ditta che, all’indomani dell’incidente, suggeriva di prendersela con il giudice che aveva ridato all’autista la patente, che gli era già stata sequestrata per guida in stato di ebbrezza». Il primo cittadino ritiene che il gip avrebbe potuto esprimersi in modo diverso.  
«Almeno gli avessero vietato di trasportare ancora bambini! – continua Callegaro – Per quel che mi riguarda non dovrebbe più lavorare con i bimbi non solo ad Arquà, ma nemmeno in altre parti». Attualmente a condurre gli scuolabus ad Arquà Petrarca sono due autisti del posto. «Le ditte dovrebbero avere l’obbligo di verificare a chi affidano certi servizi. – conclude Callegaro – E così pure i Comuni.

Dopo quanto capitato, noi ad Arquà abbiamo predisposto un bando molto rigido, con requisiti ben definiti. Ed è per me un gran sollievo conoscere personalmente le due persone che accompagnano i nostri ragazzi a scuola». 

Ultimo aggiornamento: 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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