L'ombra delle gare di velocità dietro lo spaventoso incidente del pulmino

Venerdì 7 Giugno 2019
Il furgone in bilico sulla scarpata del ceresolo
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ROVIGO - C’è l’ombra delle corse clandestine a Rovigo dietro l’incidente accaduto in viale Porta Adige lunedì sera verso le 22, che ha visto coinvolto un furgone Peugeot, letteralmente volato nella scarpata del Ceresolo all’altezza della rotatoria che interseca via Merlin e via Calatafimi e che fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi per il guidatore e i tre figli che si trovavano sui sedili posteriori. Ieri è stato il diretto protagonista, il presidente del Rugby Stanghella Manilo Sarto, a ricostruire una dinamica che nelle prime ore non era sembrata chiarissima e a lanciare sul Web la ricerca di testimonianze sull’accaduto.  
SFIDA DI VELOCITÀ
Due auto provenienti da Rovigo e dirette verso Boara che si superano appena la strada si allarga, l’incubo di trovarsi di fronte in piena notte quattro fanali puntati verso di sè all’improvviso e il sangue freddo, nonostante tutto, di reagire, sterzando non verso destra, ma verso sinistra, visto che l’auto in sorpasso in arrivo dal senso opposto si era spostata tutta sulla sinistra, riuscendo a evitare lo schianto passare praticamente tra le due vetture. Con il risultato però che il furgone “impazzito” con a bordo padre e tre figli va a sbattere contro il cordolo e prende il volo oltre il guardrail fino a terminare la sua corsa sul ponte del Ceresolo a pochi centimetri dall’acqua.
SALVI PER MIRACOLO
«Possiamo ritenerci davvero fortunati - dice Sarto -. Sono uscito dal portellone dietro e uno ad uno ho fatto uscire i bambini dai finestrini laterali. Tanto spavento, qualche botta e un taglio al sopracciglio per il più grande che aveva gli occhiali ed è stato portato in ambulanza all’ospedale. Fortunatamente indossavamo tutti le cinture di sicurezza. È successo per caso, dato che per rientrare a Costa da Stanghella di solito prendo sempre l’autostrada a Boara e invece stavolta ho deciso così, visto che mia moglie era in turno fino alle 22 al lavoro. Non è stato per niente semplice chiamarla al telefono e spiegarle cos’era successo per non allarmarla. E’ stato un attimo, ho visto sbucare l’auto e ho reagito d’istinto. Mi viene quasi da dire purtroppo non ci siamo toccati, perché almeno i guidatori si sarebbero fermati».
FUGA DOPO LO SCHIANTO
Sì perché le due auto sono scappate senza prestare il minimo aiuto e ora potrebbe prospettarsi l’imputazione di omissione di soccorso oltre a quella di guida pericolosa. Difficile spiegare quanto successo persino agli agenti della Polstrada. «All’inizio quasi non credevano alla mia ricostruzione - continua Sarto -, ma lo posso capire. Hanno fatto tutti i controlli, compreso l’alcoltest, risultato completamente negativo, e i rilievi. La sfortuna è che in quel tratto non ci sono telecamere, nemmeno quelle delle vicine stazioni di servizio puntano sulla strada. Visto che c’erano feriti, quasi dispiaciuti, sono stati costretti a farmi una multa, ma solo per aver rotto un segnale stradale. In quel momento non ho fatto caso a nulla e ho visto soltanto che era un’auto scura. Ho fatto una richiesta per capire se qualcuno ha visto qualcosa, ma dubito si riuscirà a risalire ai responsabili. Di certo non mi aspettavo potesse succedere una cosa del genere quasi in centro a Rovigo: secondo me stavano chiaramente facendo una gara»
Talmente assurda la dinamica che, oltre all’iniziale titubanza degli agenti, il carro attrezzi giunto sul posto non è stato sufficiente al recupero del furgone, completamente distrutto e ormai destinato alla rottamazione: si è dovuto intervenire con una gru.

Da martedi mattina i tecnici sono inoltre al lavoro per ripristinare il guard-rail abbattuto, la segnaletica e la normale disposizione di una strada diventata sempre più pericolosa.

Ultimo aggiornamento: 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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