Febbre del Nilo, un altro anziano in rianimazione: è un agricoltore di 84 anni

Sabato 4 Agosto 2018 di Diego Degan
I Comuni hanno avviato le procedure di disinfestaizone
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ADRIA - Confermata ufficialmente, ieri pomeriggio, l’esistenza di un nuovo ammalato di West Nile: formalmente il caso è cavarzerano ma, in sostanza è anche polesano, dal momento che il contagiato, un uomo di 84 anni, è residente nella zona di campagna al confine tra i Comuni di Cavarzere, Adria e Pettorazza che sono, quindi, tutti potenzialmente interessati dalla presenza della malattia. Tanto più che un altro caso era già stato registrato ad Adria nei giorni scorsi.  
QUADRO CLINICO
L’84enne cavarzerano, con un quadro clinico già preoccupante, dovuto ad altre patologie, era stato, dapprima ricoverato a Rovigo, con sintomi sospetti di West Nile, che si manifesta nelle forne più gravi proprio nei soggetti già debilitati. Giovedì, a seguito di un aggravamento del quadro generale, era stato portato in Rianimazione ad Adria, perché nell’ospedale del capoluogo polesano non c’era posto. 
ESITO ESAMI
E venerdì è arrivata la conferma dal laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova sulla natura della malattia che l’aveva colpito. L’Ulss 3 Serenissima ha avvertito il Comune di Cavarzere perché provveda alla disinfestazione, ma non è escluso che altri interventi di supporto possano essere predisposti dai comuni polesani nella zona di confine. Quello di Cavarzere, dalle 20 di ieri, ha programmato un intervento con larvicidi in tutti i tombini stradali nel raggio di 200 metri dall’abitazione del malato e, per ridurre il numero degli insetti adulti, in orario notturno (dalle 22 alle 6 del mattino seguente, eventualmente per più notti) passaggi con spruzzo di insetticidi, con getto a 45 gradi, onde allargare il raggio di ricaduta, lungo le strade della zona e verso le aree verdi (campi, giardini, siepi, ecc.). In quegli orari, recita l’ordinanza comunale, i cittadini devono tenere chiuse le finestre e coprire con teli le coltivazioni dei loro orti (pomodori, insalata, ecc.). 
DISINFESTAZIONE
L’ordinanza, in data 03 agosto, appare più circostanziata e precisa di quella emessa il 24 luglio in occasione del precedente caso di contagio conclamato ai danni di un uomo di 77 anni, residente nel capoluogo. 
Sono già 12 quelli trattati, in poco più di un mese dall’Ulss 5: 9 polesani, due di Polesella e altrettanti di Badia, uno di Occhiobello, Canaro, Gaiba, Adria e Trecenta, poi due di Cavarzere, uno di Mestre e uno slovacco. Sotto osservazione altri due di Badia e uno di Cavarzere, ricoverato in ospedale ad Adria, ma altri potrebbero aggiungersi a breve. Nel 2013, l’anno più nero per il West Nile virus in Italia per pazienti con forma neuroinvasiva, i casi totali erano stati 45, ma solo uno registrato a luglio. Questo potrebbe lasciar ipotizzare che in questo mese di agosto in Polesine si possa avere davvero un’impennata della curva epidemica.
Diego Degan 
Ultimo aggiornamento: 15:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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