ROVIGO - Sono numerosi gli alberghi polesani messi all'asta.
VICENDA SBLOCCATA
La notizia però di questi giorni è che lo storico hotel Granatiere, situato in Corso del Popolo, 235 a Rovigo, è stato finalmente acquistato. L'albergo, inaugurato nel 1871, era stato messo all'asta alla fine di marzo dello scorso anno, con il 90% dei lavori di ristrutturazione, affidati allo studio del geometra Giovanni Vanzetti, che erano stati ultimati. Vanzetti all'epoca dichiarò che il Granatiere, dopo tutto il restyling effettuato, aveva un valore commerciale di oltre 2 milioni di euro. L'albergo è invece stato messo all'asta per 1,350 milioni, e dopo tre aste andate deserte, è stato acquistato da una ditta rodigina che si occupa di investimenti nel settore immobiliare, per circa 600mila euro. Un vero e proprio affare se si pensa al potenziale che ha la struttura. Ora non resta che conoscere quale destinazione ne farà la società acquirente, dato che l'albergo ha sì dei vincoli apposti a suo tempo dal Comune di Rovigo, ma che possono essere anche modificati. Risulta però molto difficile pensare che si pensi a una dimensione diversa da quella di un albergo di lusso, anche perché servirebbe solo un milione di euro, per completare tutto il lavoro iniziato oramai diversi anni fa, e renderlo una struttura perfetta. Quella che è di fatto la terza torre del centro storico di Rovigo, aveva visto investire un milione di euro per la messa in sicurezza delle fondamenta. La cifra era stata così ripartita: accorgimenti antisismici (800mila euro), due ascensori (200mila). Il Granatiere, senza questi lavori, ossia tenendo presente solo lo scheletro della struttura, avrebbe potuto anche essere venduto per 500mila euro. Sempre come precisato a suo tempo dal geometra Vanzetti che conosce nei dettagli tutta la struttura.
LA RISTRUTTURAZIONE
I lavori di rifacimento sono durati dal 2013 al 2017, dopo che l'albergo era stato chiuso nei primi mesi del 2013. L'arrivo di una nuova gestione, che puntava a riportare in auge una struttura con più di 150 anni di storia, era stata ben accolta dalla città capoluogo. Il primo nucleo dell'hotel risale al 1861, quando venne aperta una piccola osteria che veniva frequentata come punto di ristoro anche dai militari dell'esercito di Austria e Ungheria, sotto la cui giurisdizione rientrava Rovigo. L'albergo vero e proprio è stato aperto al pubblico nel 1871 e nel frattempo, al posto dei soldati austriaci, erano arrivati i Granatieri di Sardegna da cui, appunto, l'hotel prese il nome. Negli anni Sessanta, l'edificio venne radicalmente ristrutturato ed elevato agli attuali sette piani, che garantirono un notevole aumento della capacità ricettiva. Molti gli artisti di caratura nazionale e non solo, che hanno dormito in questo celebre edificio: Gino Bramieri, Macario, Ugo Tognazzi, Alida Valli, Raimondo Vianello. Le opere di sistemazione sono state quasi ultimate, specie per quanto riguarda la parte esterna. All'ultimo piano è già pronto il ristorante con terrazza panoramica, degno delle grandi città.
IL PROGETTO
«Avevo presentato un progetto che prevedeva 35-36 stanze, mentre ne sono state fatte realizzare solo 21 - aveva detto Vanzetti -. Il Granatiere, prima di essere messo in vendita in un'agenzia immobiliare per 2,7 milioni, aveva avuto tre richieste di acquisto da parte di persone che si erano dette molto interessate a prendere in mano la gestione. Avevo ricevuto offerte di alloggio anche da parte di studenti e personale del vicino conservatorio Venezze, e pure da universitari che non trovano alloggi in città».