Controlli delle Fiamme gialle in venti aziende: tre denunciati e 12 irregolari

Sabato 20 Giugno 2020 di Francesco Campi
Operazione della Guardia di finanza
ROVIGO Tre denunce, 12 lavoratori in nero, la metà dei quali anche clandestini, un negozio senza licenza e 228 paia di scarpe messe in vendita senza i requisiti previsti dalle norme a tutela dei consumatori e quindi sequestrate. Sono i risultati di una settimana di intensa controlli della Guardia di finanza da un capo all’altro del Polesine, incentrati soprattutto sulla verifica del rispetto delle norme anti Covid-19 negli ambienti di lavoro, ma ovviamente accompagnati dagli accertamenti “classici”. È proprio sul fronte delle verifiche delle posizione dei lavoratori delle circa 20 aziende passate al setaccio dai reparti di Adria, Loreo, Lendinara, Occhiobello e Rovigo, con il coordinamento del Gruppo del comando provinciale, che sono emersi i risultati più consistenti. 
TAGLIO DI PO 
In particolare, in una azienda tessile di Taglio di Po sono stati trovati al lavoro sette dipendenti in nero, quattro dei quali risultati anche irregolari in Italia. Dopo le procedure di identificazione è stato ordinato loro di lasciare il Paese, mentre il titolare dell’azienda, un imprenditore di origine cinese come cinesi erano tutti i dipendenti, è stato denunciato per aver impiegato manodopera senza permesso di soggiorno.
Una situazione analoga è stata rilevata anche in un’altra azienda, sempre attiva nello stesso settore e sempre gestita da cittadini cinesi, ma a Lendinara, dove sono state trovate intente all’opera due persone che non solo non erano coperte da un regolare contratto, ma erano tutte e due clandestine. 
A LENDINARA
Anche in questo caso il titolare è stato denunciato e, dopo l’identificazione, sono stati emessi decreti di espulsione a carico dei due lavoratori senza permesso di soggiorno. Uno dei due ne aveva già ricevuto uno in precedenza ed è stato quindi denunciato perché non vi aveva ottemperato. Per entrambe le aziende è stata inoltre disposta la sospensione dell’attività (manodopera in nero registrata superiore al 50% della forza lavoro impiegata). Ma i controlli hanno interessato anche alcuni negozi e bar di Rovigo. 
A ROVIGO
E anche qui non sono mancati i risultati, con ben tre lavoratori trovati in altrettante realtà, senza un contratto. Per i rispettivi titolari sono scattate quindi le relative sanzioni. Il datore di lavoro che impieghi dipendenti sprovvisti di contratto va incontro a una maxisanzione pecuniaria: fino a 36mila euro per ogni lavoratore, calcolata in base ai giorni effettivi di lavoro, con un aumento del 20% in caso di impiego di lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno. Senza contare le contestazioni connesse al mancato versamento dei contributi. I controlli delle fiamme gialle hanno interessato anche il litorale. In particolare, in due distinte operazioni eseguite in Basso Polesine, sono stati individuati un negoziante, sempre di origini cinesi, risultato sprovvisto della necessaria licenza di commercio e un ambulante di origini pakistane trovato con paia di scarpe che non rispondevano alle norme a tutela dei consumatori, andando quindi incontro a una pena pecuniaria oltre al sequestro della merce.
Ultimo aggiornamento: 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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