Trovato in Germania ed estradato a Rovigo il capo della banda delle marmitte catalitiche

Giovedì 17 Novembre 2022 di Francesco Campi
Trovato in Germania ed estradato a Rovigo il capo della banda delle marmitte catalitiche

CASTELNOVO BARIANO - Arrestato ed estradato in Italia il quinto componente della banda smantellata dai carabinieri e accusata di aver messo a segno furti in serie in Polesine e pure nelle province vicine, saccheggiando cantieri, negozi e anche auto in sosta. Proprio alle auto, in particolare, il quintetto si era dedicato con particolare frequenza per arraffare le marmitte catalitiche. Il perché dei furti in serie dei catalizzatori, asportati a decine, fra l’altro con una perizia fuori dell’ordinario, con azioni compiute anche di giorno, in pochi istanti, sgusciando sotto le auto, è da ricercarsi nella presenza, al loro interno, del palladio, metallo il cui prezzo negli ultimi anni è schizzato verso l’alto, superando di gran lunga quello dell’oro e raggiungendo nei mesi scorsi anche punte di 90 euro al grammo. E in alcune marmitte se ne possono trovare fino a quattro grammi, così da renderle particolarmente “appetibili”. Ma la banda, formata da quattro uomini e una donna, tutti di etnia rom, non si fermava certo alle marmitte. Anzi. 

LE INDAGINI 

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Bigiarini, hanno portato lo scorso giugno all’emissione delle misure di custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro uomini e ai domiciliari invece per la donna; erano partite dai furti di mezzi pesanti da lavoro, perché lo scorso agosto a Rovigo la banda aveva rubato due Iveco Magirus con due ruspe ivi caricate. Tanto che Magirus è stato proprio il nome dato all’indagine che, in seguito, ha poi portato alla luce anche l’ulteriore specializzazione del quintetto nei furti di marmitte. In tutto alla banda sono stati contestati 41 diversi episodi di furto e altri reati contro il patrimonio, 26 commessi in provincia di Rovigo, sette in quella di Padova, tre in quella di Venezia, due nel Ferrarese e uno anche a Bologna. Gli obiettivi erano sempre diversi, dagli autocarri e mezzi d’opera da cantiere, che hanno un valore rilevante, agli assalti agli esercizi commerciali commessi di notte usando auto rubate come ariete, fino, appunto, ai catalizzatori. Quattro delle misure cautelari erano state eseguite a giugno dal carabinieri del Nucleo investigativo di Rovigo a Cavarzere e Badia Polesine. Ma il quinto uomo, A.S. 41 anni, pluripregiudicato in passato domiciliato a Castelnovo Bariano, era riuscito a fuggire in Germania utilizzando una falsa identità grazie a un documento contraffatto, che è stato poi recuperato e sequestrato. I militari del Nucleo investigativo, grazie anche al prezioso contributo del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del ministero degli Interni e del collaterale organismo della polizia tedesca, sono però riusciti a rintracciarlo in terra tedesca, dove è stato bloccato fino alla emissione a suo carico del “mandato di arresto europeo”. L’uomo è stato appena estradato in Italia e si trova ora nel carcere di Rovigo.
 

Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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