Frazioni a rischio vivibilità, consegnate 500 firme di protesta a sindaco e giunta

Venerdì 18 Settembre 2020 di Marco Scarazzatti
La riunione alla sede della Uil per protestare contro traffico e puzze nelle frazioni
ROVIGO - Oltre 500 firme, raccolte nello spazio di due settimane, abbinate a un esposto, sono stati consegnati ieri mattina dal Comitato Ambiente Rovigo e frazioni (comprendente Mardimago, Sarzano, Boara Polesine, Commenda Est) al sindaco Edoardo Gaffeo, all’assessore allo Sviluppo sostenibile Dina Merlo e all’assessore alla Polizia locale Patrizio Bernardinello.
TRAFFICO E ODORI
«Siamo stufi di cattivi odori, mosche, traffico pesante su strade non adatte a sopportare il transito di mezzi pesanti - afferma il portavoce del comitato, Mirco Bolognesi - Il problema oramai non riguarda più “solamente” tre frazioni e parte del più popoloso dei quartieri rodigini, ma è arrivato fino alla città, tant’è che più di qualcuno residente a Borsea, Granzette o che lavora all’ospedale civile di Rovigo, sente spesso questa puzza arrivare dalle attività produttive, insediatesi su via Curtatone».
LA MOBILITAZIONE
In totale sono settemila i residenti coinvolti ed è per questo che è stato abbastanza facile, raccogliere 530 firme in 15 giorni. Come prima tappa di ieri, alcuni dei componenti del comitato, il più longevo di Rovigo, essendo nato nel 1993, sono appunto stati in visita a Palazzo Nodari, per poi ritrovarsi per illustrare pubblicamente tutte le ragioni che hanno spinto a questa ennesima azione di protesta pacifica.
LA DENUNCIA
«Il fascicolo è stato inoltrato anche a Procura della Repubblica, Comando dei Carabinieri di Venezia, Forestale e Nas di Padova, Ulss 5 Polesana, Arpav e Provincia, ai quali chiederemo nei prossimi giorni un appuntamento per illustrare anche a loro la situazione - prosegue Bolognesi - Si tratta di un’annosa problematica, diventata ancora più persistente da un anno a questa parte. Una questione mai risolta, inerente la diffusione continuativa di odori nauseabondi nella zona a nor-est della città capoluogo di provincia».
SINDACO SOLIDALE
Il sindaco Gaffeo si è detto al corrente di tutto, anche perchè lui stesso avverte questo odore, essendo residente proprio nell’area colpita da questo problema, ma al contempo ha spiegato che si è di fronte ad attività produttive. Insomma, diventa difficile riuscire a capire fino a quando forte e incisivo possa essere un odore, dal punto di vista della qualità della vita dei residenti. «Eppure gli odori nauseabondi non sono circoscritti nel tempo, ma ripetuti continuativamente, anche con cadenza multipla giornaliera. I principali insediamenti odorigeni si concentrano lungo via Curtatone, tra Boara Polesine e Ca’ Bianca. L’odore da noi percepito assomiglia a qualcosa di chimico misto a fermentazione vegetale. È molto acre e insopportabile. Anche nelle calde e afose giornate estive, siamo così costretti a chiudere le finestre delle nostre abitazioni. Inoltre non ci è possibile stendere i vestiti fuori, per evitare che si impregnino di questo cattivo odore. La normale vita ci è preclusa, dato che siamo impossibilitati a passeggiare o a sostare in aree esterne».
DISTURBI FISICI
Alcuni dei componenti del comitato hanno manifestato disturbi, quali nausea e mancanza di respiro: si tratta di Michela Ferro, Romolo Zagato, Alessio Pipinato, Gianni Modica, Elisabetta Incao. A tutto questo si aggiunge l’aumento del traffico pesante, su strade realizzate un secolo fa per cavalli e carretti. «Camion, trattori con rimorchio eccedenti di gran lunga le 3,5 tonnellate consentite all’interno degli abitati e lungo una viabilità normalmente utilizzata dal traffico vicinale - protestano i residenti - Questo fatto ha causato danni ingenti ai manti stradali e pericolo per le persone, pedoni, ciclisti, autoveicoli privati, oltre che potenziali danni agli edifici, per le forti vibrazioni».
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