Fratta Polesine. In vendita la villa “gemella” della Badoer che fu anche casa dei Carbonari polesani

Sabato 4 Febbraio 2023 di M. Sca.
Villa Molin Avezzù-Pignatelli in centro a Fratta Polesine, nata nel 1547 e che ospitò i Carbonari, è in vendita
FRATTA POLESINE - Scorrendo il portale “Case in vendita” di Idealista.it, si scopre che villa Molin Avezzù-Pignatelli è in vendita. Una notizia non di poco conto, se si considera che questa villa, dopo la Badoer, è una delle più famose della provincia. Il prezzo è di poco inferiore ai 3 milioni di euro. Realizzata nel 1547, subito dopo villa Badoer, che viene considerata uno dei capolavori del padre dell’architettura mondiale, ossia Andrea Palladio, villa Molin, a parte per la sua bellezza sia esterna che interna, è conosciuta per avere ospitato numerose riunioni dei Carbonari polesani, a metà del 1800. Vista la grande amicizia che legava l’ex proprietario, l’avvocato Antonio Avezzù con il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, si dice che quest’ultimo sia stato spesso ospitato nella villa, che al suo interno ha pure una piccola cappella. Il principe Avezzù Pignatelli era anche amico di un altro grande politico italiano: Alcide De Gasperi, fondatore della Democrazia cristiana e presidente del Consiglio di otto governi. Da oltre vent’anni vengono organizzate cene con drammatizzazione sui moti carbonari, oltre che matrimoni, presentazione di libri, convegni storici.
«Per ora abbiamo deciso di non rilasciare dichiarazioni in merito alla villa di famiglia, anche perché non siamo ancora convinti di vendere», dichiara Alessandra Avezzù. Eppure l’annuncio della famosa villa, in vendita a Fratta Polesine, è ben visibile sul sopracitato portale, alla cifra esatta di 2.950.000 euro. Nell’annuncio la villa, inserita nella categoria di lusso, viene venduta a 1.200 euro al metro quadrato. “Questa storica villa signorile di grande charme, con la sua magnifica architettura tipica delle più belle ville venete, sorge a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, immersa in un verde parco di 20.000 metri quadrati, ricco di piante autoctone”, si legge nell’annuncio.
La dimora, si è detto, risale al XVI. secolo, edificata su commissione di Vincenzo Grimani, membro di una delle famiglie più illustri di Venezia. Un’opera unica, dallo stile inconfondibile. La facciata principale della villa padronale è insolitamente rivolta a nord, al centro una grande loggia a tempio greco con sei colonne doriche, alla quale si accede con due ampie scalinate laterali. Il complesso è composto da un rustico denominato il Fenilon e dalla corte signorile, composta dall’edificio padronale e due barchesse, ai lati, disposte ortogonali. L’intero complesso è cinto da un muro in laterizio a vista. La villa in stile palladiano si sviluppa su tre livelli, per una superficie complessiva di 400 metri quadrati. Gli ambienti interni presentano splendide decorazioni ad affreschi, risalenti alla metà del 1500, con continui rimandi ai temi più classici della storia antica, allegorie mitologiche e riferimenti legati alle tematiche di amore e fecondità. Le opere, attribuite per lungo tempo al pittore Giallo Fiorentino, potrebbero essere in realtà opera di un anonimo Grimani, della cerchia artistica di Giuseppe Porta Salviati, cui apparteneva anche il Giallo Fiorentino, che operò nella “gemella” villa Badoer.
«Ringrazio la famiglia Avezzù per tutto quello che ha sempre fatto, mettendo a disposizione questo gioiello per numerosi e importanti eventi - afferma il sindaco Giuseppe Tasso - mi auguro che l’eventuale nuova proprietà mantenga le stesse intenzioni di chi vende, ossia la condivisione della villa con la comunità frattense e con i turisti. Èinoltre auspicabile che da parte dei nuovi proprietari ci sia la stessa attenzione nel tenere conservato questo patrimonio storico».
Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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