Oltre cento figuranti per le Giornate della Carboneria a Fratta Polesine

Lunedì 11 Ottobre 2021 di Marco Scarazzatti
La rievocazione storica della Festa di San martino nella Fratta austriaca del 1818

FRATTA POLESINE (ROVIGO) - Le Giornate della Carboneria, svoltesi negli ultimi due fine settimana a Fratta, hanno fatto rivivere un importante pezzo di storia d’Italia. La 20ª edizione, di quella che un tempo era nota come Fratta Carbonara, si è svolta ieri pomeriggio, con la Festa di San Martino nella Fratta austriaca del 1818, tradizionale rievocazione storica legata alle vicende carbonare. La cittadina si è trasformata per accompagnare lo spettatore nel coinvolgente viaggio nella storia del Risorgimento italiano. Impeccabile come sempre la regia di Selene Farinelli. I Carbonari della Fratta, insieme a tanti altri affiliati della “setta della spilla nera”, furono vittime dell’allora governo austriaco, ma anche la scintilla che accese una miccia, e uno dei primi passi che portarono all’indipendenza dell’Italia.
 

IL CORTEO STORICO
Una rievocazione sempre molto particolare mantenendo vivo il ricordo dei patrioti polesani. La rievocazione è ripartita dopo l’annullamento forzato del 2020. L’importanza di iniziative come questa è testimoniata dalla presenza allargata di molte istituzioni civili e religiose, con la giunta frattense in testa. Venerdì, sabato e domenica sono stati giorni molto intensi per i cittadini di Fratta, che sono tornati indietro di due secoli e con loro anche il numeroso pubblico, che già la scorsa settimana aveva preso parte alle visite guidate a tema, alla mostra inaugurata al piano terra del museo etnografico Il Manegium, alla presentazione di un libro, all’esterno del Libraccio di Rovigo, con tanto di drammatizzazione curata da Adriano Farinelli. I veri momenti clou de Le Giornate della Carboneria si sono però svolti nel fine settimanae. Tanti eventi da non perdere, per ricordare gli illustri cittadini di Fratta, che hanno scontato tanti anni di carcere duro, alcuni perdendo la vita solo per perseguire l’ideale di un’Italia libera e unita. Ideali da tenere sempre vivi e da trasferire ai ragazzi. 
Da qui infatti nasce l’idea dei Ciceroni per un giorno, che sabato mattina ha visto gli studenti delle due classi terze della media “Andrea Palladio”, insegnare ai loro coetanei, tutti i segreti delle ville carbonare. I frattensi sono i primi promotori della loro città e attraverso la conoscenza di questa manifestazione, fanno promozione turistica e storica. Dato che una buona adesione è la linfa che consente di farla vivere e crescere nel tempo. 
 

BANCHETTI CARBONARI
Sempre suggestivi e spettacolari i due banchetti carbonari, svoltosi nel salone d’onore di villa Molin Avezzù, venerdì e sabato sera. Il tutto a lume di candela, quando a recitare sono gli attori che inscenano il pranzo carbonaro, e con la luce soffusa dei lampadari. Uno spettacolo unico nel suo genere. La rievocazione del banchetto segreto, realmente avvenuto l’11 novembre 1818, anche se non in villa Avezzù ma in Accademia dei Concordi, racchiude un’importante testimonianza dei primi moti carbonari, scintilla del Risorgimento italiano.
Il menù d’epoca è stato curato anche quest’anno da Il Borgo Catering di Occhiobello. Il programma si concluderà domenica 14 novembre, alle 17, nella sede municipale, con la presentazione degli atti del convegno internazionale di studi storici: “Alle radici del Risorgimento: dalle società segrete all’idea di nazione”. È ancora possibile visitare, al Manegium, nel piano terra del museo etnografico, la mostra permanente sulla Carboneria. L’esposizione, aperta fino a domenica 17 ottobre, è visitabile dalle 15 alle 18. Nei giorni feriali prenotazioni ai numeri 3495163907 e 3472281463.
 

Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci