Scatta foto pedo-porno alla figlia e le vende online: condannato, ma va ai domiciliari

Martedì 7 Febbraio 2017 di Francesco Campi
Papà pedofilo
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FRASSINELLE  - Confermata in Appello la condanna a 4 anni e 8 mesi per il 39enne genitore che ha scattato una decina di foto alla figlia (5 anni) nuda e in pose sessualmente esplicite, e le ha inoltrate a un gruppo online per ottenere così un accreditamento e il conseguente invio di immagini e filmati, sempre di natura pedo-pornografica. L'uomo, un operaio di Frassinelle Polesine, è finito nelle maglie della Polizia Postale di Perugia, che nel 2014 ha scoperchiato lo squallido giro ed è risalita a lui proprio tramite una foto della figlia, trovata nel cellulare di un presunto pedofilo campano.

Per il papà nel febbraio 2015 scattò l'arresto per etenzione di materiale pedopornografico: nei suoi pc e cellulare erano stati trovati oltre un centinaio file di bambini con adulti in atteggiamenti inequivocabili. Già di fronte al giudice  aveva fatto alcune parziali ammissioni, confessando anche di aver fotografato la propria figlia e dichiarandosi profondamente pentito, ha ottenuto il rito abbreviato. La bimba, che è stata seguita da una struttura specializzata, non ha subito violenze sessuali, ma quando è stata ascoltata e ha parlato di «cose brutte». Lo scorso aprile la sentenza di primo grado: il pm aveva chiesto 6 anni e 8 mesi, ma il gip, riconoscendo alcune attenuanti, lo ha condannato a 4 anni e 8 mesi, oltre al pagamento di una multa di 13mila euro e a un indennizzo di 50mila euro alla figlia, costituitasi parte civile tramite la madre, ex moglie dell'imputato. Ieri, sempre a Venezia, l'Aappello, che ha confermato il primo verdetto. La difesa ha ottenuto i domiciliari nella casa dei genitori e il divieto di avvicinamento all'ex moglie e alla figlia.
Ultimo aggiornamento: 21:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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