Oggi l'ultimo saluto a Franco Pavan: sul tragico incidente verrà disposta una perizia cinematica

Venerdì 27 Agosto 2021 di Francesco Campi
La bicicletta spezzata di Franco Pavan

ROVIGO

L’ultimo doloroso saluto a Franco Pavan verrà dato oggi alle 16 nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Pontecchio, la “sua” Pontecchio. Non è facile dire addio ad una persona come Franco Pavan. Uomo retto, poliedrico ed eclettico, tanto acuto quanto acuminata era la sua ironia, fine e stimato giornalista professionista del Gazzettino, un collega, un amico, un maestro. Aveva 63 anni anche se ne dimostrava assai meno. Sempre curato, praticava con ottimi risultati svariati sport, dal tennis al ciclismo, laureandosi su due ruote anche campione italiano dei giornalisti, passando per la pesca, per la quale aveva dato vita all’associazione Lanciatori del Polesine. Dopo un’esperienza da amministratore, ha sempre continuato ad impegnarsi nell’ambito di volontariato, cultura e ambiente.

L’INCIDENTE

La vita di Franco si è interrotta il 16 agosto per le conseguenze dell’incidente avvenuto la mattina del primo luglio, quando era stato travolto da una Fiat Qubo mentre stava pedalando sull’Eridania, fra Canalnovo e Crespino, sulla sua bici da corsa, compagna di innumerevoli avventure. Da quel giorno, per lui è iniziato un lungo calvario: dopo il trasporto con l’elicottero all’ospedale di Padova i primi interventi di urgenza per eliminare ed arginare le emorragie e stabilizzare le fratture alla colonna vertebrale, poi alcuni segnali incoraggianti, perché una settimana dopo, il temporaneo risveglio dal coma farmacologico per valutare se fosse cosciente e ricettivo aveva dato segnali confortanti, mentre il 14 luglio era stato trasferito nella Rianimazione di Rovigo e l’11 agosto a Montecatone, ad Imola, struttura di eccellenza per la riabilitazione. Tre giorni dopo, però le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate ed il 16 si è spento.

L’INDAGINE

All’ospedale di Imola è stato eseguita l’autopsia, disposta su rogatoria dalla Procura di Bologna, competente territorialmente, anche se il fascicolo d’indagine, ora per omicidio colposo, è stato aperto dalla Procura di Rovigo. L’indagato è il 53enne imprenditore di Porto Viro che era al volante della Fiat Qubo, difeso dall’avvocato Michela Marangoni, mentre ad assistere i familiari di Franco è l’avvocato Francesco Zarbo, che aveva già presentato un primo esposto pochi giorni dopo l’incidente. Al medico legale Paolo Fais è stato dato un termine di 90 giorni per la presentazione delle proprie conclusioni. Nel frattempo si attende che venga disposta una perizia cinematica sull’incidente. Il corpo di Franco Verrà cremato.
 

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