Inquinamento, controlli 24 ore su 24 per i camini della fonderia Draxton

Venerdì 3 Giugno 2022 di federica broglio
La fonderia della Draxton a Borsea

ROVIGO - «Non abbiamo mai detto di volere la chiusura della fonderia, noi siamo contrari al suo ampliamento». Luigi Zanforlin, portavoce del comitato di Borsea, chiarisce la posizione dei residenti della frazione sulla questione della Draxton, ex Infun For, per la quale in Comune si è deciso di attivare un tavolo tecnico dopo che l’azienda, fatto ricorso al Tar per il rifiuto del Comune ad autorizzare l’ampliamento, lo ha perso perché il Pat, il Piano di assetto del territorio del Comune, la classifica come “opera incongrua”.
Sorta in via delle Industrie prima ancora che nascesse Borsea, oggi si trova a ridosso di una zona residenziale che è nata e si è sviluppata attorno allo stabilimento, fino ad arrivare a oltre 2.500 abitanti.

Residenti che si sono sempre lamentati per la presenza di polveri nell’aria e di residui di ceneri su strade, balconi e finestre. Oggi la situazione è cambiata, l’azienda nel tempo ha sostituito i forni da carbone a elettrico, ma per il comitato nulla è cambiato e pretende maggiori controlli sui camini.


CONTROLLI
«Noi da sempre chiediamo che le centraline di registrazione dei fumi vengano installate su tutti i camini, non solo su uno - continua Zanforlin - per monitorare la salubrità dell’aria 24 ore su 24. L’Arpav non è in grado di garantire costantemente controlli, ma è l’azienda che dovrebbe investire su questo, invece di chiedere l’ampliamento».
Solo che ora, dopo la sentenza del Tar, l’amministrazione di Rovigo è a un bivio in quanto l’azienda, allo stato attuale, sulla base del Pat non potrebbe restare lì dov’è, a meno che non venga cambiato lo strumento urbanistico.


TRASLOCO
«La Draxton potrebbe sfruttare nuove opportunità - suggerisce Zanforlin - come la nuova Zls che offre sgravi fiscali per delocalizzare “in loco”, ossia per spostarsi sempre in Polesine, ma in una zona lontana dalle abitazioni, con uno stabilimento nuovo, più grande e con più dipendenti. Oppure utilizzare i fondi del Pnrr. Il sindaco Gaffeo ha annunciato di aver presentato molti progetti all’interno del Pnrr sfruttando la misura della riqualificazione delle periferie. La Commenda, San Bortolo, Granzette saranno destinatarie di diversi interventi. Bene: anche Borsea è periferia, ne tenga conto».
In ballo c’è la salute dei cittadini, «con un’azienda che sulla base dei dati Arpav emette otto quintali al giorno di inquinamento, in una città con sforamenti ben al di sopra del consentito - continua Zanforlin - cui si aggiunge quello emesso dalle due aziende che lavorano la plastica a Sant’Apollinare e da un’altra fonderia più piccola a pochi chilometri».
Il sindaco Gaffeo, dal canto suo, ha sempre affermato di voler prima di tutto tutelare la salute dei cittadini. E oltre ad aver chiesto al tavolo tecnico, composto dall’azienda, da Confindustria, i sindacati, Arpav, Provincia e Comune naturalmente, di concludere i lavori entro luglio, ha convocato il prossimo 8 giugno il comitato di Borsea per sentire anche la posizione dei residenti.
«Chiediamo un monitoraggio 24 ore su 24 - conclude Zanforlin - null’altro».

Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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