ROVIGO - Fioriere ricolme e lussureggianti in vista della Pasqua in centro coittà e nelle frazioni. Vi ha provveduto il Comune grazie ai fiori donati dall'azienda floricola Montin di Costa.
Alcune fioriere nel centro storico, all’entrata del cimitero di viale Oroboni e davanti ai sagrati delle chiese di Borsea, Grignano, Sarzano, Concadirame, Sant'Apollinare e Granzette, sono ora abbellite dai colori della primavera come segno beneaugurale di superare presto il difficile momento.
“E' un'iniziativa dal forte valore simbolico - spiega l'assessore Dina Merlo – che richiama al significato della ricorrenza della Pasqua in un particolare momento di forzato distanziamento fra le persone. La nostra città pur non avendo avuto fino ad ora un numero elevato di contagi rilevati, presenta un incremento negli ultimi giorni che segnala un perdurare dello stato di emergenza e impone prudenza e responsabilità nelle scelte dei cittadini di restare a casa. Con questa iniziativa simbolica si è voluto anche ricordare la memoria dei nostri defunti nel rispetto del silenzio nei nostri cimiteri che continuano a essere chiusi alle visite”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Alcune fioriere nel centro storico, all’entrata del cimitero di viale Oroboni e davanti ai sagrati delle chiese di Borsea, Grignano, Sarzano, Concadirame, Sant'Apollinare e Granzette, sono ora abbellite dai colori della primavera come segno beneaugurale di superare presto il difficile momento.
“E' un'iniziativa dal forte valore simbolico - spiega l'assessore Dina Merlo – che richiama al significato della ricorrenza della Pasqua in un particolare momento di forzato distanziamento fra le persone. La nostra città pur non avendo avuto fino ad ora un numero elevato di contagi rilevati, presenta un incremento negli ultimi giorni che segnala un perdurare dello stato di emergenza e impone prudenza e responsabilità nelle scelte dei cittadini di restare a casa. Con questa iniziativa simbolica si è voluto anche ricordare la memoria dei nostri defunti nel rispetto del silenzio nei nostri cimiteri che continuano a essere chiusi alle visite”.
