Colpo di scena, l'Iras potrebbe essere salvata dalla Regione, ma serve l'accordo di tutte le parti

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Francesco Campi
Una delle ultime proteste messe in atto dagli addetti della struttura

ROVIGO - Un colpo di teatro che potrebbe significare la salvezza dell’Iras. Non l’attesa delibera del Comune di Rovigo, che ieri non risultava ancora inviata ai consiglieri, come ancora non è stato convocato il consiglio comunale, bensì un decreto del commissario straordinario di Iras Tiziana Stella che, insieme all’aiuto fondamentale della Regione, sembra aver trovato la strada per garantire la liquidità necessaria come l’ossigeno per la sopravvivenza dell’ente. Liquidità che nell’immediato, dunque, non arriverà da Palazzo Nodari, ma da Venezia con una sorta di cessione del credito in attesa di definire l’accordo complessivo su Casa Serena che, in ogni caso, Iras dismetterà al più presto, trattandosi di una voce di costo di oltre mezzo milione l’anno.

Lo sblocco

La partita, dunque, non è chiusa e non manca la possibilità che si apra un contenzioso, ma l’Ipab di Rovigo non ha più i minuti contati. L’atto, firmato dal commissario Stella, comparso ieri sull’albo dell’Iras, ha come oggetto “Relazione del Commissario in merito al presumibile sviluppo del piano di risanamento di Ipab Iras Rovigo - Determinazioni conseguenti: dismissione del Centro Servizi denominato Casa Serena”.
Senza tanti mezzi termini si sottolinea che, «come già ripetutamente evidenziato dalla precedente relazione commissariale, l’Ente in assenza di una imminente iniezione di liquidità non sarà in grado di far fronte ai propri impegni nel corso del mese di gennaio, e non potrà garantire il pagamento degli emolumenti, delle ritenute e delle altre imposte, nonché i fornitori. Gioco forza, in presenza di tali presupposti, non sarà ulteriormente procrastinabile la liquidazione». Liquidità che, come trapelato, nella delibera in preparazione da parte del Comune non verrà direttamente destinata. Perché sarà piuttosto un atto di indirizzo, quindi votabile senza patemi da tutti i consiglieri, sull’accordo di programma per dare un futuro anche a Casa Serena una volta tornata al Comune. Un accordo di programma fra Comune, Regione, Ater, Ulss e altri soggetti, non certo un passaggio che si può chiudere nel giro di pochi giorni. Soprattutto se si inviano le proposte la sera dell’antivigilia di Natale. Quindi Iras sarà liquidato? L’ipotesi pare scongiurata grazie alla Regione.
Il commissario Stella, spiega nel decreto, «ha esplorato l’ulteriore possibilità, quale extrema ratio ed al fine di agevolare il Comune nelle più lunghe attività di coordinamento dell’Accordo di programma, di ottenere direttamente da Regione Veneto l’anticipazione dell’importo necessario e sufficiente a portare avanti il piano di risanamento. Il 21 dicembre Regione Veneto, tramite le direzioni afferenti all’Area sanità e sociale ha esplorato gli spazi concessi dalla normativa per elargire, in via provvisoria e sui presupposti indicati, un sostegno “ponte” al piano di risanamento in fase di definizione. Gli approfondimenti hanno evidenziato la necessità di utilizzare risorse non vincolate all’erogazione di Lea, livelli essenziali di assistenza, e in ogni caso in un quadro istituzionale che veda coinvolto il Comune di Rovigo. In buona sostanza, l’anticipazione potrà essere concessa, anche in tempi stretti, purché avvenga all’interno di un accordo, anche di programma, in cui siano certi gli importi, i tempi ed i modi di pagamento del credito vantato da Iras da cedere alla Regione a fronte della anticipazione, così che sia prontamente garantita la progressiva restituzione».

REGIONE

Lo sforzo compiuto è stato di completare il piano prevedendo nelle more degli accordi più puntuali e sulla scorta di tutti i benefici attesi dalla conclusione di accordi a saldo e stralcio una iniezione di liquidità, se del caso anche da parte della Regione in via anticipata, di complessivi 3,8 milioni e si fonda sulla milestone che il credito di 3,2 milioni sia certo nel suo ammontare ed esigibile, quantomeno in forza di un accordo transattivo con il Comune di Rovigo sulla nota concessione». Come rimarca Franco Maisto della Cisl Fp, «è necessario oggi più che mai, che il consiglio comunale di Rovigo fissi in maniera inequivocabile la propria volontà a partecipare al salvataggio Iras».
 

Ultimo aggiornamento: 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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